MOSTRA DI AGATA STĘPIEŃ
Opening: 14.3.2025 | ore 17:00–21:00
Magtrestudio | via Flaminia n°26 | cortile dell’arte | Roma @magtrestudio
Durata: 15.3.–11.4.2025
Curatore: Martyna Sobczyk
Coordinatore tecnico: Kostek Żurek
Musica: Sebastian Cifuentes
Dipartimento art curating Rufa: supervisione – Fabrizio Pizzuto; testo e curatela – Asiia Gabdullina, logistica – Tanja Mattiucci
Con il sostegno di: Istituto Adam Mickiewicz, Istituto Polacco di Roma
La terra dona e sostiene la vita, ma allo stesso tempo è una fossa comune, un archivio di esistenze precedenti, sui cui resti camminiamo ogni giorno… Il gesto di Agata Stępień di innalzare il tumulo del titolo all’interno della galleria è ambiguo. L’artista polacca fa riferimento direttamente alla funzione sepolcrale delle strutture create per le esigenze di sepoltura di scheletri o ceneri di cremati, e indirettamente alla forma di un tumulo o di un cumulo, alludendo al processo di stratificazione, portando i temi a lei cari all’altezza degli occhi dell’osservatore per garantirne una migliore visibilità.
L’installazione artistica costituisce un collegamento tra i temi della memoria e della trasformazione, rivelando ciò che è invisibile nel corpo. Sotto la terra del tumulo si nascondono cose represse, paure nascoste, desideri, emozioni difficili, catturate e nominate da Stępień durante la psicoterapia della Gestalt, che attraverso esercizi creativi, di movimento e di immaginazione consente di riprendere consapevolezza delle proprie emozioni, pensieri e corpo. Ognuno di noi porta con sé uno di questi cumuli. Solo ciò che è identificato e cosciente può subire una trasformazione e una metamorfosi. Tumulus – come altre attività che hanno come medium la terra e che sono state avviate durante la residenza di Stępień in Toscana – è un’esumazione simbolica delle emozioni compiuta durante la vita. L’installazione vuole incoraggiare non solo un tentativo di comprensione di sé stessi, ma anche una riflessione sul rapporto tra uomo e natura e sulla natura ciclica della vita. Questi ultimi aspetti si riflettono anche nella data di inaugurazione della mostra, che costituisce un consapevole complemento del processo creativo. Il 14 marzo ci sarà la luna piena e un’eclissi lunare totale, che per Stępień significa un momento di profonda riflessione, un momento di potente energia dopo il culmine della luna piena, quando i processi di trasformazione che avvengono nella nostra psiche si intensificano, portando sollievo.
La terra respira, odora, trema. Nel caso di Tumulus di Agata Stępień, le vibrazioni della musica la fanno vibrare grazie a un brano composto dall’artista audiovisivo cileno Sebastian Cifuentes, il cui principale campo di interesse è la percezione del suono. Il tumulo nasconde accuratamente il suo contenuto, ma le immagini dipinte con la terra che lo accompagnano rivelano ciò che è inaccessibile alla nostra vista, ma che inconsciamente sentiamo. Queste immagini sono come scavi archeologici e, allo stesso tempo, una vivisezione della psiche della stessa Stępień. L’installazione artistica è arricchita da luci, fumo e suoni ambientali, creando uno spazio immersivo che consente un’esperienza multisensoriale.
L’installazione intermediale sarà presentata al MAGTRE, uno spazio laboratorio artistico noto per la promozione di pratiche pittoriche innovative. La mostra sarà visitabile solo in alcuni giorni e previo appuntamento telefonico.
