La scultura commemorativa di Krzysztof M. Bednarski
mostra a cura di Maria Anna Potocka
Mercoledì 6 novembre 2024 – ore 19.00
Istituto Polacco di Roma
Via Vittoria Colonna 1, Roma
ingresso libero
La mostra rimarrà aperta fino al 14 febbraio 2025, da lunedì al venerdì, ore 10 – 17 e su appuntamento.
Oggi la scultura funeraria d’autore è un fenomeno raro. Krzysztof M. Bednarski ne è uno storico interprete, riuscendo a trasferire l’arte nel contesto della commemorazione e in un luogo di esposizione particolare qual è il cimitero. Per questa sua produzione particolare l’artista italo-polacco rifiuta le forme funzionali e la simbologia eccessivamente sentimentale della tradizione, creando nuovi simboli del dopo vita, che fanno riferimento direttamente alla personalità del defunto.
La mostra Simboli della vita dopo la morte. La scultura commemorativa di Krzysztof M. Bednarski, si compone di fotografie che documentano le sue opere commemorative e alcuni loro bozzetti, e si apre con le immagini di Thanatos polacco (1984), scultura dedicata agli attori del Teatro Laboratorio di Jerzy Grotowski all’epoca scomparsi. La barca dimezzata con un albero incenerito è un simbolo del percorso finale, del passaggio verso l’aldilà. L’opera è stata realizzata in un momento in cui l’artista non riusciva ancora ad assumersi il compito di commemorare, nonostante ricevesse numerose richieste e proposte. Solo più tardi Bednarski si rese conto che la cosa migliore che avrebbe potuto fare per un amico defunto sarebbe stata realizzarne il monumento funebre, attraverso cui presentarne l’individualità.
Dal 1992 Krzysztof M. Bednarski ha realizzato diverse decine di monumenti per esponenti di spicco del mondo della cultura polacca, tra cui Krzysztof Kieślowski, Ryszard Cieślak, Wojciech Fangor, Krzysztof Krauze, Tomasz Stańko, Ewa Demarczyk, Jerzy Limon, e per attivisti dell’opposizione anticomunista durante il periodo della Polonia Popolare, come Jan Lityński e Karol Modzelewski.
In Italia troviamo, invece, il ritratto in bronzo di Mario Schifano sulla tomba dell’artista al Cimitero Flaminio – Prima Porta, a Roma (1991/1998); La meridiana di Federico Fellini e Giulietta Masina a Pennabilli (1990) e il Monumento Incontro con Federico Fellini a Rimini (1994).
Due opere particolari, per il luogo che le ospita, sono infine le sculture-sarcofago di due grandi personalità della cultura polacca del XX secolo, il compositore Krzysztof Penderecki e il poeta Adam Zagajewski, che si trovano nel Pantheon Nazionale della Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo a Cracovia.
Ogni opera sepolcrale dell’artista è un ritratto simbolico del defunto, una sintesi della sua creatività.
La mostra è accompagnata da un catalogo in lingua italiana e polacca edito dal Museo d’Arte Contemporanea MOCAK di Cracovia e finanziato da GRANITY SKWARA, ditta con cui, l’artista, realizza solitamente le sue opere.
Organizzazione della mostra:
Istituto Polacco di Roma, Ania Jagiello
Museo d’Arte Contemporanea MOCAK di Cracovia, Martyna Sobczyk
In collaborazione e con il sostegno di:
Ufficio stampa:
Francesca Orsi
cell.: 348 5238868
francesca.orsi@gmail.com
in copertina: Krzysztof M. Bednarski, tomba di Tomasz Stańko, particolare, 2019, Varsavia, foto di K. Purchalak