Zamenhof, un ideale che diventa musica
di e con Chiara Raggi e Mario Migliucci
prima assoluta
MERCOLEDì 7 OTTOBRE 2020 – ORE 19.00
REPLICA – ORE 21.30
ISTITUTO POLACCO DI ROMA
Via Vittoria Colonna, 1 – 00193 Roma
L’evento, patrocinato dalla FEI Federazione Esperantista Italiana
ingresso libero con prenotazione obbligatoria
fino ad esaurimento posti nel rispetto delle norme di contenimento dell’emergenza sanitaria COVID 19
segreteria.roma@instytutpolski.org
tel. 06 36 000 723
Ludwik Lejzer Zamenhof (Bialystock 1859 – Varsavia 1917).
È stato un medico e linguista polacco. È universalmente noto per essere l’iniziatore dell’esperanto, la lingua ausiliaria internazionale più parlata al mondo.
Nel 1887 pubblicò l’Unua Libro, il primo libro in esperanto. Nello stesso anno sposò Klara Silbernik e da allora la sua attività si divise tra il lavoro di oculista per mantenere la famiglia, la diffusione dell’esperanto e la costituzione di una “religione pienamente umana”, denominata prima hilelismo, poi homaranismo. Ludwik e la moglie Klara ebbero tre figli, Adam, Sofia e Lidia. Adam fu ucciso dai nazisti, mentre Sofia e Lidia morirono nel campo di sterminio di Treblinka. Il nome esperanto deriva da uno degli pseudonimi di Zamenhof e significa colui che spera.
Chiara Raggi è una cantautrice, chitarrista e compositrice italiana.
Viene insignita nel 2019 del Premio Castrovillari D’Autore, riconoscimento volto a premiare figure rilevanti della scena nazionale che si sono distinte per aver realizzato concerti, dischi, produzioni e lavori dando lustro alla canzone d’autore italiana. Finalista al Premio Nazionale Bianca D’Aponte 2018, vince il Premio Suoni dall’Italia consegnatole da Mariella Nava. Ad Agosto 2020 riceve uno dei più importanti riconoscimenti del mondo Esperantista, il diploma di merito “Elstara Arta Agado” assegnato a personalità che contribuiscono in modo originale ed determinante alla diffusione e divulgazione della lingua Esperanto nel mondo. H a a l l ’ a t t i v o t r e a l b u m e u n s i n g o l o : M o l o 22 (2009), Disordine (2015), Lacrimometro (2017) e Blua Horizonto (2019). Si diploma al CET di Mogol in qualità di “autore” (2009) e in Chitarra Classica al Conservatorio “G. Lettimi” (2004).
Mario Migliucci è attore, regista, drammaturgo.
Laureato in Storia e Critica del Cinema, dal 1997 ha seguito un percorso di formazione teatrale diversificato per tecniche e conoscenze, seguendo gli insegnamenti di Stefano Viali, Mamadou Dioume, Tapa Sudana, Jean Paul Denizon, Anton Milenin, Danio Manfredini, Giancarlo Fares, Pierpaolo Sepe, Fortunato Cerlino, Anna Redi.
Dal 2007 porta in scena gli spettacoli Doktoro Esperanto, Primo Sguardo (2011) e Diario Elettorale (2016), di cui è autore e interprete.
Dal 1998 lavora come attore e drammaturgo con diverse compagnie, tra cui Locomoctavia, Semivolanti, Afrodita Compagnia, Le sette allegre risatelle, Teatro Invisibile e teatrofattoincasa.