30.03.2021 Eventi, OnLine

“Treny. Treni. Lamenti”

Martedì 30 marzo 2021 – ore 18.30

presentazione del volume Treny. Treni. Lamenti di Jan Kochanowski (Agora &Co, 2020),
traduzioni di Umberto Norsa e Enrico Damiani,
a cura di Giulia Olga Fasoli, introduzione di Luigi Marinelli.

Interverranno:
Francesco Cabras, docente di slavistica
Andrea Ceccherelli, prof. ordinario di Lingua e letteratura polacca
Roberto Gigliucci, prof. ordinario di Letteratura italiana
Giulia Olga Fasoli, dottoranda in Studi slavi – Letteratura polacca
Luigi Marinelli, prof. ordinario di Lingua e letteratura polacca

Con un saluto di:
Łukasz Paprotny, direttore dell’Istituto Polacco di Roma
Antonio Scollo, editore

Letture testi a cura di: Diego Pileggi e Aleksandra Gronowska


Con Treny di Jan Kochanowski (1530-1584) il Rinascimento polacco e tutta la poesia slava pre-moderna conseguono il loro capolavoro. In un breve ciclo di 19 componimenti elegiaci di vario metro e misura è racchiuso un universo di pensiero, tutta la crisi dell’uomo rinascimentale che tenta una ricostruzione della perduta armonia del mondo, e della propria stessa identità, dignità e integrità umana e paterna. E nel “sogno”, cioè nella poesia, ci riesce.

In questa nuova edizione, accanto al testo originale polacco, si possono leggere entrambe le traduzioni italiane. La prima è dell’illustre slavista Enrico Damiani, già edita nel 1926 e ancora nel 1930 da I.p.E.O. in una “nuova edizione ampliata e riveduta”. Accanto a questa versione sarà possibile leggere per la prima volta anche la traduzione di Umberto Norsa, risalente probabilmente al 1893 e rimasta finora manoscritta.

Umberto Norsa, poco noto nell’ambito della polonistica – campo in cui si ritenne sempre un “dilettante” – fu invece un prolifico e attento traduttore di alcuni tra i capolavori della letteratura polacca. Personaggio schivo e modesto, laureatosi in Giurisprudenza all’università di Bologna alla fine dell’Ottocento, a oggi è noto soprattutto tra i magiaristi e fra i sanscritisti per la sua intensa attività traduttiva, che interessò inoltre la letteratura inglese, tedesca, greca antica ed ebraica. La pubblicazione della sua versione dei Treny è dunque anche un’occasione per riscoprire la grande opera polonistica di questo studioso poliedrico, dedicatosi, oltre all’opera di Jan Kochanowski, ad altri grandi poeti polacchi, quali Juliusz Słowacki e Adam Mickiewicz.  

Evento organizzato da: Istituto Polacco di Roma e Sapienza Università di Roma – Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali

in collaborazione con Dottorato in Studi Germanici e Slavi e Agora & Co editrice.

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