27.09.2022 - 7.10.2022 Arte, Eventi

KILL YOUR IDOLS

la prima mostra a Milano dell’artista Radek Szlaga (Gliwice, 1979), tra le voci di punta della scena artistica polacca contemporanea.

RADEK SZLAGA


27 settembre – 7 ottobre 2022

Basilica di San Celso – Corso Italia 37, Milano
Orari di apertura al pubblico: dal lunedì alla domenica, 15.00 – 19.00
L’esposizione è promossa dalla galleria PostmastersROMA con il patrocinio dell’Istituto Polacco di Roma e la collaborazione dell’associazione LAQ – lartquotidien.


Milano, settembre – Da martedì 27 settembre a venerdì 7 ottobre 2022 presso la Basilica di San Celso apre al pubblico Kill Your Idols, la prima mostra a Milano dell’artista Radek Szlaga (Gliwice, 1979), tra le voci di punta della scena artistica polacca contemporanea.

L’esposizione è promossa dalla galleria PostmastersROMA con il patrocinio dell’Istituto Polacco di Roma e la collaborazione dell’associazione LAQ – lartquotidien, ed è accompagnata da un testo critico di Giovanna Manzotti.

Formatosi tra la Polonia e gli Stati Uniti, Radek Szlaga è un artista multidisciplinare che si esprime attraverso la pittura, il disegno, la scultura e l’installazione, ponendosi come mediatore di un particolare dialogo tra i linguaggi artistici tradizionali e le prospettive più contemporanee. Le sue opere, caratterizzate da una densa stratificazione di colori, materiali, disegni e iconografie, sono la manifestazione di un immaginario tanto personale quanto collettivo costruito negli anni assimilando elementi iconici ed evocativi tratti dalla cultura popolare, dalla storia, dalla politica e dai mass media.

Per la mostra Kill Your Idols, pensata appositamente per gli spazi della Basilica di San Celso, Szlaga presenta Noriega Mix Tapes, una serie inedita di opere – 13 dipinti e una scultura – ispirate a un fatto storico al limite dell’assurdo, del quale raccoglie gli aspetti più aneddotici e umoristici filtrandoli attraverso la propria cifra stilistica.

Nel 1989, il dittatore panamense Manuel Noriega sfuggì all’invasione americana rifugiandosi nell’Ambasciata del Vaticano a Panama. Per catturarlo, il comando delle forze armate statunitensi scelse di adottare un metodo non convenzionale: schierò una decina di amplificatori all’esterno dell’ambasciata per stanare il dittatore, grande appassionato d’opera, a suon di musica heavy metal. Brani come Enter Sandman dei Metallica, Welcome to the Jungle dei Guns N’ Roses, o Paranoid dei Black Sabbath risuonarono per giorni finché Noriega, sfinito, si consegnò alle forze statunitensi.

Ancora una volta Szlaga si relaziona con i maggiori temi del mondo contemporaneo con lucidità e disillusione: centrali nella sua riflessione sono concetti come la globalizzazione, l’informazione e le post-verità, gli equilibri di potere tra Oriente e Occidente, restituiti al pubblico in tutta la loro complessità anche dal punto di vista della creazione dell’opera. L’artista infatti seleziona, archivia e rielabora elementi dell’immaginario est-europeo e americano, fondendo cultura alta e iconografia popolare accanto a suggestioni del proprio subconscio.

Eclettici e stratificati, i lavori in mostra restituiscono questa complessità attraverso immagini frammentate, a metà tra figurazione e astrazione, che invitano a soffermarsi sulla loro superficie frastagliata, formata da diverse stratificazioni di colori e materiali – texture fisiche e insieme ideologiche – nate da frammenti di lavori precedenti, inserite in una rigorosa e articolata ricerca artistica focalizzata sul presente.

Centrale nella produzione artistica di Radek Szlaga è l’elemento autobiografico. Nato durante la caduta del regime comunista in Polonia, l’artista si trasferisce con la sua famiglia negli Stati Uniti negli anni Novanta. L’esistenza diasporica di Szlaga risulta divisa tra l’ammirazione del “primo mondo” e la realtà est-europea, culminando in Kill Your Idols come una presa di coscienza dello scollamento tra l’immagine illusoria della superpotenza globale americana e lo stato attuale di quell’egemonia: sgretolata e dispersa nel passato. Metafora di questa riflessione è una scultura che ritrae Axl Rose, leader storico dei Guns N’ Roses ormai sessantenne e svigorito, che incarna l’attuale erosione di quegli ideali, dogmi e certezze su cui in passato si sono costruiti i più grandi miti universali.


Radek Szlaga (1979, Gliwice, Polonia) vive e lavora a Bruxelles (BE) e Detroit (US). Laureato all’Università delle Arti di Poznań, Szlaga utilizza differenti media come la pittura, il disegno, la scultura e l’installazione adottando un approccio audace verso la cultura visiva dell’Europa orientale e dell’America, facendo largo uso dell’immaginario del proprio subconscio. Al centro del lavoro di Szlaga c’è l’esplorazione dell’identità e del confine tra realtà e simulazione. La sua pratica si basa sia sulla ricerca storica sia su un’esplorazione introspettiva dei propri ricordi e sogni. Szlaga descrive il suo approccio pittorico come ‘un modo di pensare’ che implica un costante ripensamento e ‘scrostamento’ di strati di tradizione e storia attraverso il riciclo selettivo di immagini archiviate e ritrovate, che spesso, letteralmente, ‘taglia e incolla’ trasferendo frammenti da una tela all’altra.

Szlaga ha presentato le sue opere a: KUMU (Tallinn), NEST (Den Haag), Zachęta — National Gallery of Art (Varsavia), Museum Jerke, (Recklinghausen), CCA Ujazdowski Castle (Varsavia), Württembergischer Kunstverein (Stoccarda), Museo Nazionale a Poznań, Foksal Gallery (Varsavia), Galerist (Istanbul), Postmasters Gallery (NYC), Pioneer Works (NYC) National Art Museum of China (Pechino), Trinosophes (Detroit), Performa 13 (NYC), Contemporary Art Center (Vilnius) ), Museo Nazionale di Stettino, Museo Jerke (Recklinghausen). Le sue opere sono presenti nelle seguenti collezioni: Collezione Société Générale Parigi, Collezione d’arte della Banca centrale europea di Francoforte sul Meno, Collezione della Fondazione d’arte polacca ING Varsavia, Castello di CCA Ujazdowski Varsavia, Museo Jerke Recklinghausen, Collezione Osman Djajadisastra Germania, Museo Nazionale di Poznan, Museo Nazionale Museo Danzica.

IG: @radekszlaga


LAQ – lartquotidien

Fondata nel 2018, LAQ – lartquotidien è un’associazione no profit che si occupa dell’organizzazione di mostre, visite guidate e della creazione di progetti culturali. Il focus dell’associazione è sostenere artisti e progetti che contribuiscono a far sviluppare una coscienza critica. Le attività principali di LAQ-lartquotidien sono: coordinare gli eventi nello spazio della Basilica di San Celso a Milano, gestire la produzione di mostre, fornire consulenza ad artisti e gallerie che vogliono esporre a Milano.

lartquotidien.com | IG: @laq__lartquotidien


Basilica di San Celso

In uno dei luoghi più suggestivi nel centro di Milano sorge in Corso Italia la Basilica romanica di San Celso recentemente restaurata per essere adibita a spazio dedicato ad eventi e attività culturali.

Realizzata nel X secolo in un’area cimiteriale all’esterno della cerchia muraria romana conosciuta come “ad tres moros” (i tre mori) dove, si tramanda, furono ritrovati da Sant’Ambrogio i resti dei corpi dei martiri San Nazaro e San Celso, l’edificio è oggi uno dei monumenti più antichi e ancora poco conosciuti di Milano.

Le sue trasformazioni sono testimonianza della storia di Milano nei secoli.

Del tempio romanico-lombardo, costruito per volontà dell’arcivescovo di Milano Landolfo II, oggi ne rimane circa un terzo. Il resto fu demolito nel 1821 per dar spazio all’adiacente Santuario.

L’ingresso da Corso Italia si apre su di un giardino introdotto da una cancellata d’epoca in ferro battuto e delimitato ai lati da pareti scandite da lesene e archi adorni di capitelli e sculture romaniche e rinascimentali.


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PostmastersROMA

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Radek Szlaga, RDK TDK,2022, olio su tela / oil on canvas, 31.5×23.5 inches / 80x60cm
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