La guerra ha diviso la nostra vita in un «prima» e un «dopo».
Sì, siamo cambiati, siamo diventati diversi, più veri
Mostra fotografica di Iryna Myronenko
PRESENTATA DA JAKUB NOWAKOWSKI, DIRETTORE DEL MUSEO EBRAICO GALICJA
mercoledì 22 febbraio 2023 – ore 18.30
Istituto Polacco di Roma
Via Vittoria Colonna 1
LA MOSTRA RESTERÀ APERTA FINO AL 31.03.2023
La mostra Sulla strada verso casa, attraverso le fotografie e i racconti di undici donne, racconta il difficile destino del popolo ucraino nell’ultimo anno. La mostra, voluta e ideata dal Museo Ebraico di Galizia, fa parte di una serie di iniziative di solidarietà all’Ucraina intraprese dal museo.
Il 24 febbraio 2022 l’esercito russo ha attaccato l’Ucraina. Sono iniziati massicci bombardamenti e lanci di missili sulle città e i villaggi di tutto il paese. Oltre 7 milioni di persone hanno lasciato l’Ucraina fuggendo dalla guerra. Si trattava principalmente di donne e bambini. La metà di loro ha attraversato il confine polacco. Nei primi mesi di guerra, con l’aiuto di volontari e di semplici cittadini, hanno trovato rifugio a Cracovia quasi 177.000 ucraini. Almeno 50.000 rifugiati sono rimasti in città. La catastrofe umanitaria provocata dalla guerra ha costituito una sfida enorme, ma in mezzo al caos e alla paura si sono potute notare manifestazioni delle migliori qualità umane e di uno sconfinato amore.
Il Museo Ebraico della Galizia ha ideato il progetto Sulla strada verso casa. Undici storie fotografiche sono state collocate nello spazio pubblico dell’antico quartiere ebraico di Kazimierz (Cracovia), raccontando il difficile cammino degli ucraini, le loro esperienze durante la fuga e la solidarietà trovata a Cracovia. La mostra cracoviense è adesso ospitata a Roma negli spazi dell’Istituto Polacco.
Le protagoniste di questo progetto conducevano una vita felice nelle città e nei villaggi dov’erano nate. Gestivano attività, allevavano bambini, si realizzavano professionalmente. Costruivano la propria vita attorno ai propri sogni, ma l’invasione russa le ha costrette ad abbandonare le loro case, le loro famiglie, i mariti, i padri, i figli più grandi e a cercare rifugio in Polonia. In seguito, alcune di loro si sono spinte più a ovest, altre hanno corso il rischio di tornare in Ucraina.
Tutte hanno comunque fatto uno sforzo per condurre a Cracovia una nuova vita: alcune si sono impegnate nel volontariato, altre hanno trovato lavoro o hanno continuato gli studi. Sulla lunga strada del ritorno verso casa hanno incontrato manifestazioni di sostegno e solidarietà, che le hanno aiutate a ritrovare la fiducia negli esseri umani.
Questa mostra non sarebbe nata senza il contributo delle donne ucraine e delle loro famiglie, persone aperte e coraggiose, che hanno accettato di condividere le loro storie di guerra.
Vogliamo ringraziare di tutto cuore Iryna Hončar, Olena Hubar, Viktorija Korec, Iryna Kornijenko, Ol’ha Kuprijan, Julija Kožedub, Maryna Krasavska, Viktorija Lisovska, Liliana Mazuryk, Viktorija Mostovenko, Svitlana Pšenyčna.
Autrice delle foto presentate nella mostra è la fotografa ucraina Iryna Myronenko.
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Curatori della mostra: Vira Baldyniuk, Victorija Mudrycka
Progetto grafico: Kinga Banasik
Collaboratori: Tomasz Strug, Ada Kopeć-Pawlikowska, Jakub Nowakowski, Grzegorz Szewczyk, Anna Wencel, Ishbel Szatrawska, Kinga Banasik, Olha Menko, Gina Kuhn-Deutscher, Natalia Janiga, Karolina Czaplak
Dopo l’inaugurazione sarà mostrato il documentario Cancellare la Nazione di Tomasz Grzywaczewski (PL, 2023, 28′), sui crimini contro il patrimonio culturale dell’Ucraina.