documentario sulla Rivolta del Ghetto di Varsavia
18, 19, 20 APRILE 2023 – RAI TV
In occasione dell’80° anniversario della Rivolta del Ghetto di Varsavia,
RAI Cultura, in collaborazione con POLIN Museo della Storia degli Ebrei Polacchi e Istituto Polacco di Roma, trasmetterà sulle reti RAI il documentario:
Non c’era alcuna speranza… La rivolta del ghetto di Varsavia 1943
di Kama Veymont (Polonia 2016, 30’).
Il documentario ripercorre la storia della rivolta nel ghetto di Varsavia, avvenuta nella primavera del 1943. Quando ormai buona parte della locale popolazione ebraica era già stata deportata nei lager o sterminata dalla fame, alcune centinaia di ebrei rimasti nel ghetto decisero di opporre resistenza agli occupanti nazisti, pur consapevoli del carattere impari della loro lotta. Il documentario ricostruisce tutta la vicenda attraverso eccezionali filmati d’epoca, splendide animazioni e preziose testimonianze dei pochissimi sopravvissuti, tra cui Marek Edelman, il famoso vicecomandante dell’insurrezione. A introdurre il documentario sarà lo storico Paolo Colombo.
calendario delle proiezioni:
mercoledì 19 aprile: su Rai Storia – ore 00:10
mercoledì 19 aprile: su Rai Storia – ore 11:30
mercoledì 19 aprile: su Rai Storia – ore 14:00
mercoledì 19 aprile: su Rai Storia – ore 20:00
giovedì 20 aprile: su Rai 3 – ore 16:20
Tra i vari servizi che RAI radio televisione italiana dedicherà all’anniversario segnaliamo inoltre:
mercoledì 19 aprile: su Radio Rai 1 – intervista allo storico Marco Patricelli all’interno di GR1 ore 8:00
Non c’era alcuna speranza… La rivolta del ghetto di Varsavia 1943
tit. or.: Nie było żadnej nadziei… Powstanie w getcie warszawskim 1943
Polonia 2016, 30’
regia: Kama Veymont
seneggiatura: Kama Veymont
animazione: Łukasz Rusinek
fotografia: Mateusz Gala, Kama Veymont
montaggio: Paweł Deliś
supervisione: Łucja Koch
consulenza storica: Agnieszka Haska, Robert Szuchta
produzione: Muzeum Historii Żydów Polskich POLIN
A seguito dell’ordine impartito nell’ottobre 1942 da Heinrich Himmler, il Reichsführer delle SS, di liquidare il ghetto di Varsavia, un gruppo di combattenti ebrei decise di organizzare una rivolta e combattere contro i soldati tedeschi. La rivolta esplose il 19 aprile del 1943. I combattenti ebrei, armati di pistole e granate, furono guidati dal comandante della ŻOB (Żydowska Organizacja Bojowa – Organizzazione Combattente Ebraica), Mordecai Anielewicz.
Il terzo giorno della rivolta, le SS e le forze di polizia cominciarono liquidazione sistematica del ghetto, demolendo un edificio dopo l’altro. La rivolta durò quasi un mese. Come gesto simbolico della propria vittoria i tedeschi distrussero la Sinagoga Grande di via Tlomacki. L’intero ghetto fu raso al suolo.
Oggi, per ricordare le vittime e i sopravvissuti dell’Olocausto, molte cerimonie di commemorazione avvengono proprio nei giorni in cui si svolse la rivolta nel ghetto di Varsavia.
Il film sulla Rivolta del Ghetto di Varsavia, è diretto da Kama Veymont e animato da Łukasz Rusinek, si compone di tre parti legate tra loro.
La prima presenta la situazione degli ebrei nella capitale prima della guerra e la storia del Ghetto di Varsavia fino allo scoppio della rivolta, utilizzando immagini d’archivio e filmati inediti provenienti dallo US Holocaust Memorial Museum di Washington, dalla Shoah Foundation e dalla Filmoteka Narodowa polacca.
La parte centrale del film tenta di raccontare, attraverso un’animazione, il corso della rivolta tenendo conto delle motivazioni e della logica che stavano dietro alle azioni dei suoi protagonisti. L’animazione in stop-motion permette di mantenere la carica emotiva e il potenziale drammatico di quello che accadde.
L’ultima parte è costituita da filmati della commemorazione degli ebrei polacchi nello spazio della città di oggi e negli spazi espositivi del Museo POLIN di Varsavia, e dei luoghi della città attuale legati al Ghetto di Varsavia. Le immagini di quest’ultima parte sono girate da una fotocamera montata su un drone.