CORSO POLONIA 20*23
LETTERATURA | MUSICA | FOTOGRAFIA
VENERDÌ 23 GIUGNO 2023 – ORE 19.00
Istituto Polacco di Roma
Via Vittoria Colonna 1, Roma
ingresso libero fino a esaurimento posti
La serata di chiusura della XX edizione del festival della cultura polacca CORSO POLONIA, in un incontro presso la sede dell’Istituto Polacco in Palazzo Blumenstihl che unirà poesia, musica e fotografia, sarà dedicata ai Lemki, una minoranza etno-linguistica stanziata nelle aree carpatiche della Polonia sud-orientale.
- presentazione dell’antologia di poesia lemka
Ritorni / Powroty / Bepmaʜя
con Olena Duć-Fajfer e Silvia Bruni - concerto di
Daria Kuziak – voce, violino, elettronica
Olga Starzyńska – voce, chitarra - inaugurazione della mostra fotografica
Lemki. Ritorni senza partenze
di Simona Ottolenghi e Roberto Gabriele
Poco più di settanta anni or sono il mondo lemko subì […] una frattura che per tutti gli autori qui presenti costituisce la realtà preponderante di ogni giorno, inalienabile, viva nelle coscienze sebbene da tempo assimilata. Negli anni 1945-1947 si assistette alla scomparsa di un universo di persone le cui radici affondavano lungo i dolci declivi del Beskid Niski e che qui avevano creato un universo […] – Łemkowyna. Una politica unificatrice condotta senza compromessi, volta a neutralizzare la varietà culturale del paese, riuscì allora, in vario modo, a sradicare le comunità indigene. Ai Lemki spettò una delle soluzioni più impietose: l’abbandono forzato dei monti nativi e il trasferimento in Ucraina e negli ex territori orientali della Germania annessi alla Polonia dopo le due guerre mondiali. L’assimilazione così pianificata raggiunse gli effetti sperati non dimostrandosi tuttavia fino in fondo efficace.
(dall’introduzione di Olena Duć-Fajfer a Ritorni / Powroty / Bepmaʜя. Antologia di poesia lemka)
Le poesie raccolte nell’antologia e la musica che proponiamo per la prima volta in Italia, testimoniano la ricchezza e la vitalità della cultura lemka di oggi.
Con l’antologia Ritorni / Powroty / Bepmaʜя, pubblicata nel 2022 dalla casa editrice Austeria, contenente oltre agli originali le versioni polacche e italiane delle poesie, la voce lirica e l’universo culturale dei Lemki per la prima volta arriva direttamente ai lettori italiani. Essi devono diventare “viaggiatori sensibili, desiderosi di raggiungere angoli di mondo lontani da strade asfaltate, pronti ad essere scoperti, preparati al delicato incontro”. A introdurci in quel mondo ci saranno Olena Duć-Fajfer, studiosa e divulgatrice della letteratura lemka nonché scrittrice, e Silvia Bruni, traduttrice delle poesie lemka in italiano e curatrice del volume.
Le poesie saranno presenti anche nel concerto di Daria Kuziak e Olga Starzyńska, giovani musiciste e amiche di origine lemka, che portano gli ascoltatori nel mondo sonoro delle loro radici, rielaborando il patrimonio lemko e dandogli una dimensione contemporanea.
Le due artiste sono impegnate nella divulgazione della lingua e della cultura del loro popolo. Da anni fanno parte del gruppo folk-rock “н’лем folk” e del complesso folk “Kyczera” che si esibisce in Polonia e all’estero. Interpretano sia le musiche popolari tradizionali che i brani d’autore, mettendo spesso in musica le poesie lemke.
Daria Kuziak – violinista, sassofonista, e compositrice, ha seguito il percorso classico di formazione musicale conseguendo la laurea in composizione presso l’Accademia di Musica “Karol Lipiński” di Breslavia con Grażyna Pstrokońska-Nawratil. Compone la musica da camera, sinfonica e elettronica che viene eseguita in concerti. Con le sue composizioni, segnate dal folclore di cui è appassionata fin da piccola, Daria Kuziak rappresenta la musica contemporanea lemka.
Olga Starzyńska oltre a dedicarsi alla musica studia ingegneria – l’indirizzo Tutela dell’Ambiente.
La mostra Lemki: Ritorni senza partenze nasce da un viaggio di Simona Ottolenghi e Roberto Gabriele tra i monti Carpazi, in quelle terre incuneate nei confini tra Polonia, Ucraina e Slovacchia.
Un lavoro fotografico nato nel 2017 che porta l’osservatore alla scoperta di una cultura di una minoranza etnica pressoché sconosciuta in Italia, la storia di un Popolo vessato e conteso che con fierezza in queste immagini si dichiara ancora vivo e attivo a livello Sociale.
Il linguaggio di queste fotografie è chiaro e immediato: gli Autori non esprimono giudizi e le loro foto documentano una storia mai raccontata prima di adesso, un reportage paesaggistico che racconta la storia di un Popolo attraverso i luoghi che gli appartengono da generazioni.
Storie di esodi e fughe, storie di ritorni senza partenze, questa mostra accompagna il visitatore all’ascolto di profondi silenzi, di parole raccontate dagli alberi al vento e che arrivano fino a noi in tutta la loro dirompente eloquenza.
Simona Ottolenghi, classe 1972 è Architetto, Fotografa e Viaggiatrice romana. E’ la Direttrice Creativa di OTTO Gallery di Roma, uno spazio culturale tutto dedicato alla fotografia racchiuso tra le mura di un B&B. Ha curato mostre per importanti Autori come Roberto Polillo, Massimo Valentini e Nelly Schneider oltre ad aver coordinato le edizioni di diversi libri fotografici come Il Regno del Moro Naba, Travel Tales, DEbuilding, Dal sole l’acqua, Vietnam, Aroundtheworld, Vacanze Romane e tanti altri…
Roberto Gabriele è Fotografo, Imprenditore e Viaggiatore. Ha studiato all’Istituto Superiore di Fotografia di Roma e ha dedicato tutta la sua vita a viaggiare e fotografare il mondo e le persone. Si è sempre dedicato al viaggio come forma di cultura e di conoscenza tra i Popoli, ed è uno degli Organizzatori del premio internazionale di Fotografia Travel Tales Award. Ha pubblicato una lunga serie di libri fotografici tra cui Immaginario, Carnevale di Sangue, Genna e ha scritto decine di articoli di viaggio per la rivista “Acqua e Sapone”.
Foto © di Simona Ottolenghi e Roberto Gabriele