5.12.2024 Eventi, Teatro

FRAMMENTI DI TEATRO POLACCO

FINE LABORATORIO TEATRALE DI TRYKOT-TEATRO POLACCO DI ROMA. Per la prima volta, Associazione Culturale Trykot-Teatro Polacco di Roma si è rivolta anche alla comunità ucraina che vive a Roma...

a cura di Olek Mincer
con le musiche dal vivo di Riccardo Battisti

con: Anna Rakul, Giordano Arista, Iryna Skab, Maciej Matysiak, Magda Andrzejewska, Svitlana Stus, Oleksandra Hrytsenko, Vasyl Pyrih, Olena Kurovska

giovedì 5 dicembre 2024 | ore 20:30

Centrale Preneste Teatro
Via Alberto da Giussano, 58
ingresso libero fino all’esaurimento posto
in lingua italiana, ucraina e polacca

INFO E PRENOTAZIONI:
Tel.: 06 27801063, Lunedì – Venerdì ore 10.00 – 17.00
in altri orari: 3801968817 (lingua ucraina), 3383175183 (lingua italiana e polacca)
info@ruotalibera.eu

 

Per la prima volta, Associazione Culturale Trykot-Teatro Polacco di Roma si è rivolta anche alla comunità ucraina che vive a Roma, seguendo un esempio di cooperazione teatrale simile osservato in Polonia. Di conseguenza sia il laboratorio che lo spettacolo si svolgono in tre lingue: polacco, ucraino e italiano.

Lo spettacolo si basa su alcune scene di due commedie di Sławomir Mrożek, Karol e La casa sul confine, e su estratti di due romanzi di Witold Gombrowicz, Ferdydurke e Transatlantyk.

Sempre attuali, come si addice ai classici, gli autori toccano temi legati alla guerra e l’emigrazione; nel caso di Mrożek, in modo assurdo e fuori del tempo, nel caso di Gombrowicz, legato allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e all’emigrazione polacca in Argentina o, come nel romanzo Ferdydurke, toccando il problema dell’adolescenza nel senso più ampio del termine.

Su un palcoscenico fatto a scacchiera – una parabola di vita e di lotta – gli attori riordinano testi in tre lingue e in azioni sceniche senza parole.

Le canzoni ucraine si intrecciano con i suoni della metropolitana (luogo di rifugio dai missili nemici), con la musica lirica italiana e con le melodie di un tango argentino, suonato da un fisarmonicista “di strada”. Concluderemo il nostro esperimento scenico con una canzone italiana, scritta a Odessa, che evoca una via d’uscita dal buio: “O sole mio”.

in collaborazione con:

Ufficio Consolare dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia a Roma

Accademia Polacca delle Scienze Biblioteca e Centro di Studi a Roma

Istituto Polacco di Roma

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28 11.2024 Cinema, Eventi