10.05.2025 - 23.11.2025 Arte, Eventi

Lari e Penati: sul costruire un senso di sicurezza in architettura

Mostra Internazionale di Architettura — La Biennale di Venezia


Press Preview: 8–9 Maggio 2025

Inaugurazione: 8 Maggio 2025, h. 16.30

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Moosso | Barbara Musso
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“Lari e Penati: sul costruire un senso di sicurezza in architettura”

Autori: Aleksandra Kędziorek, Krzysztof Maniak, Katarzyna Przezwańska, Maciej Siuda

Commissaria: Agnieszka Pindera, direttrice di Zachęta – Galleria Nazionale d’Arte

Ufficio del Padiglione Polonia: Anna Kowalska, Michał Kubiak (vice-commissario)

Il progetto multidisciplinare del Padiglione Polonia alla 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia

In un’epoca di incertezza come la nostra l’architettura continua a svolgere la sua ancestrale funzione di protezione? L’esposizione del Padiglione Polonia si dipana come un’indagine antropologica che individua le componenti emotive e razionali delle pratiche costruttive. Fra riti e miti che vivono ancora oggi e normative e dispositivi di sicurezza i confini sfumano, a indicare i bisogni e i desideri più profondi dell’abitare. Attraverso il lavoro multidisciplinare condotto dalla curatrice e storica dell’arte Aleksandra Kędziorek, dagli artisti Krzysztof Maniak e Katarzyna Przezwańska e dall’architetto Maciej Siuda.

(Venezia, 19 aprile 2025) – Fin dai suoi albori l’architettura ha la funzione primaria di proteggerci e ripararci. In che modo può e riesce a farlo oggi? In un’epoca di continui mutamenti e di crescente incertezza il Padiglione Polonia svolge una stimolante operazione di antropologia dell’architettura con l’esposizione “Lari e Penati: sul costruire un senso di sicurezza in architettura”.

L’intento del collettivo multidisciplinare composto dalla curatrice e storica dell’arte Aleksandra Kędziorek, dall’architetto Maciej Siuda e dagli artisti Krzysztof Maniak e Katarzyna Przezwańska è di indagare l’architettura dal punto di vista non tanto di chi la progetta, ma da quello delle persone che la abitano. Sospendendo ogni giudizio, il progetto lascia affiorarele paure, le ansie, i desideri e i bisogni più profondi muovendosi volutamente su un duplice binario, magico e razionale.

“I Lari e i Penati erano le divinità romane che avevano il compito di proteggere il focolare domestico e in molte lingue ancora oggi ci si riferisce ad essi come a dei garanti della sicurezza all’interno della casa. Dunque, in sintonia con il curatore della Biennale Architettura 2025 Carlo Ratti che nel titolo dell’esposizione di quest’anno inserisce la parola “intelligens”, ci ispiriamo ai lari e penati come a un codice universale derivato dalla tradizione del mondo antico e che fa parte di un’intelligenza collettiva profondamente umana”, spiega Aleksandra Kędziorek.

Un’attenta ricerca in Polonia porta in luce i riti e le pratiche ancora in uso oggi e tramandati di generazione in generazione. Come la candela esposta sulla finestra che protegge la casa dalle tempeste o la ghirlanda esposta a fine cantiere per accogliere gli spiriti buoni nell’edificio o un’antica soglia originale recuperata in un paesino polacco, confine fra esterno e interno e l’asta da rabdomante per individuare le zone più ricche di acqua dove progettare un edificio.

In parallelo viene evidenziata l’importanza dei dispositivi e delle strutture che rispondono alle normative più attuali, come l’uscita di emergenza o il certificato rilasciato dei vigili del fuoco che, già parte integrante dell’architettura del Padiglione ed evidenziati e incorniciati, diventano una componente dell’esposizione, O ancora, lo spioncino sulla porta da cui osservare, non visti, chi vuole entrare in casa o i dispositivi di allarme e i lucchetti.

Attraverso uno sguardo umanistico sull’architettura i due piani normativo ed emozionale, solo apparentemente separati, si intrecciano di continuo in un percorso sfaccettato. Così accade che l’estintore, strumento per antonomasia meccanico e funzionale, campeggi in una nicchia decorata come un affresco o esaltato da un mosaico in stile veneziano, svelando le sue valenze simboliche e rassicuranti.

L’esposizione evita le astrazioni digitali. Addentrandosi nella mostra si incontra una costellazione di oggetti ritrovati o riprodotti e interpretati in scala 1 a 1 ed esaltati nella loro presenza materica in una scenografia essenziale. Modelli tridimensionali e tattili che affondano le radici in un patrimonio collettivo.

Una componente vitale e fertile, da riscoprire per tracciare i nuovi percorsi di un’architettura che incontri in modo consapevole le esigenze del mondo contemporaneo. Un contributo del Padiglione Polonia al tema per la Biennale Architettura 2025 lanciato dal curatore Carlo Ratti “Intelligens. Natural. Artificial. Collective”


LARI E PENATI – YT VIDEO


Note alle redazioni

Padiglione Polonia – Biennale Architettura 2025

Autori: Aleksandra Kędziorek, Krzysztof Maniak, Katarzyna Przezwańska, Maciej Siuda Commissaria del Padiglione Polonia: Agnieszka Pindera, direttrice di Zachęta – Galleria Nazionale d’Arte

Ufficio del Padiglione Polonia: Anna Kowalska, Michał Kubiak (vice-commissario)

Organizzatore: Zachęta – Galleria Nazionale d’Arte

Main partner: ORLEN

Partner della mostra: Istituto Adam Mickiewicz, Paradyż Con il sostegno di: Società per la Promozione delle Belle Arti In collaborazione con: Istituto Polacco di Roma

Media partner: Architektura & Biznes, Autoportret, Elle Decoration, LABEL, PAP, Polskie Radio, TVP Kultura, Vogue Poland

La partecipazione della Polonia alla 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia è finanziata dal Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale della Polonia.

Zachęta – Galleria Nazionale d’Arte

Zachęta – Galleria Nazionale d’Arte è tra le più rilevanti istituzioni culturali europee dedicate all’arte contemporanea. La sua missione è valorizzare l’arte come componente essenziale della vita sociale e culturale. La galleria promuove mostre temporanee che esplorano i fenomeni più significativi dell’arte del XX e XXI secolo, affiancate da un’ampia offerta di programmi educativi rivolti a bambini, giovani e adulti. L’istituzione è impegnata anche nell’organizzazione di eventi accessibili, pensati per accogliere pubblici con esigenze diverse. Zachęta pubblica volumi dedicati all’arte e svolge un ruolo attivo nella documentazione della scena artistica contemporanea in Polonia. La sua collezione permanente comprende circa 3.700 opere tra pittura, scultura, installazioni, video, grafica e performance.

Il Padiglione Polonia

Da oltre 70 anni, il Padiglione Polonia alla Biennale di Venezia è curato da Zachęta – Galleria Nazionale d’Arte, che ne organizza la partecipazione alla Mostra Internazionale di Architettura.

La Polonia partecipa alla Biennale d’Arte dal 1932 e alla Biennale di Architettura dal 1991. Con la missione di promuovere l’arte contemporanea, favorire lo scambio di idee artistiche e porre l’attenzione sulle questioni più urgenti del nostro tempo, Il padiglione è stato realizzato negli anni Trenta con fondi del governo polacco, che ne è ancora oggi il proprietario.

 

Biografie

Aleksandra Kędziorek (n. 1987) è storica dell’arte, curatrice ed editor. Laureata presso l’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Varsavia e CuratorLab alla Konstfack University of Arts, Crafts and Design di Stoccolma, la sua attività si muove tra architettura, design e arti visive, sia all’interno di istituzioni sia in modo indipendente. Nella sua pratica curatoriale presta particolare attenzione ai contesti storicamente determinati e stimolanti dal punto di vista critico. Il suo approccio basato sulla ricerca mira a trarre ispirazione dal passato per affrontare le sfide del presente. Tra i suoi progetti più recenti: The Clothed Home, mostra in collaborazione con Alicja Bielawska e il collettivo Centrala, presentata alla London Design Biennale 2021, che esplorava l’uso dei tessuti negli interni domestici prima della diffusione dell’illuminazione elettrica; e Nenúfars blancs, un intervento artistico con Centrala al Padiglione Mies van der Rohe di Barcellona (2022), incentrato sul ruolo delle piante acquatiche nell’architettura modernista. Dal 2013 al 2017 ha coordinato un progetto internazionale di ricerca e mostra su Oskar e Zofia Hansen al Museo d’Arte Moderna di Varsavia, comprese la tutela e valorizzazione della loro residenza estiva a Szumin.

Krzysztof Maniak (n. 1990) è un artista visivo, laureato presso la Facoltà di Intermedia dell’Accademia di Belle Arti di Cracovia, dove ha conseguito il dottorato nel 2018; attualmente collabora con l’Intermedia Art Phenomena Institute. La sua pratica è improntata su interventi paesaggistici, progetti minimalisti e interazioni con la natura. Risiede a Tuchów, dove elabora opere d’arte passeggiando tra boschi, prati e colline, che fungono da scenario e da ispirazione per installazioni temporanee e lavori performativi. È vincitore della 14ª edizione del concorso Hestia Artistic Journey, del Grand Prix al 5° Spring Salon presso la BWA di Tarnów e della 10ª edizione del premio Views organizzato da Zachęta – Galleria Nazionale d’Arte. Ha esposto, tra gli altri, al Museo d’Arte Moderna di Varsavia, SALT Ulus ad Ankara, BWA Katowice, BWA Tarnów, BWA Bielsko-Biała, BWA Bydgoszcz, BWA Warsaw, ABC Gallery, Galeria Biała (Lublino), Baltic Gallery of Contemporary Art, State Art Gallery di Sopot, El Gallery (Elbląg), Contemporary Art Gallery di Opole, MOCAK a Cracovia e al Congresso Postartistic di Sokołowsko.

Katarzyna Przezwańska (n. 1984) è diplomata presso la Facoltà di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Varsavia. La sua pratica comprende scultura, interventi architettonici, installazioni e dipinti, nei quali spesso utilizza materiali naturali come rocce, minerali e piante. Le sue opere esplorano l’intersezione tra natura e architettura, con l’intento di migliorare la qualità della vita umana e rendere l’arte utile. Trae ispirazione dall’architettura vernacolare, dai classici del Novecento, da fenomeni geologici e dai processi vegetali. Tra i suoi progetti si segnalano: un parco giochi a Lublino, una piazza per studenti presso l’Università di Varsavia, e il contributo alla progettazione di una scuola materna ed elementare pubblica a Varsavia (con lo studio di Maciej Siuda). Le sue opere sono state presentate in importanti sedi espositive, tra cui il Centro per l’Arte Contemporanea del Castello di Ujazdowski, il Museo d’Arte Moderna di Varsavia, Zachęta – Galleria Nazionale d’Arte, il Museo Nazionale di Varsavia, la Kunsthalle di Tallinn, il Museum Abteiberg a Mönchengladbach e la Biennale Internazionale di Arte Contemporanea di Riga. Vive e lavora a Varsavia.

Maciej Siuda (n. 1983) è architetto e designer, laureato in Architettura e Urbanistica presso il Politecnico di Breslavia. Il suo lavoro si colloca tra architettura, discipline umanistiche e arte. La sua ricerca si concentra sulla sperimentazione, sulla collaborazione e sull’esplorazione delle tensioni tra gli strumenti tangibili dell’architettura—modelli, disegni, campioni—e l’intangibile mondo delle idee e delle variazioni di scala. Progetta oggetti, installazioni, mostre e strutture. È co-autore del Padiglione Polacco MYCOsystem alla 22ª Triennale di Milano (2019) e del padiglione Devebere alla Biennale Architettura 2012 di Venezia, entrambi dedicati alla materia naturale e all’aria come materiale architettonico. Ha progettato la scenografia della mostra Reconstruction Disputes per il 7° festival Warsaw Under Construction (vincitrice del Grand Prix del Sindaco di Varsavia nel 2015 e del Talking Buildings Down Award dello Storefront for Art and Architecture di New York nel 2016). Ha realizzato un bassorilievo in legno per l’installazione Polish Table all’Expo di Dubai (2020) e curato la mostra Basic Forms per la Biennale d’Arte di Chiang Rai in Thailandia (2024). Tra i suoi progetti architettonici si annoverano una scuola a Varsavia (per il quale è stato premiato all’Art in Architecture Festival, 2021) e, con il collettivo Balon, una scuola a Jacmel, Haiti (Acknowledgement Prize, Holcim Awards, Colombia, 2014).

Ha inoltre progettato mostre per il Museo d’Arte Moderna di Varsavia, Zachęta – Galleria Nazionale d’Arte, il Museo Nazionale di Varsavia, il Castello di Ujazdowski, il Muzeum Sztuki di Łódź e la Staatliche Kunstsammlungen di Dresda. Attualmente è impegnato per la curatela della mostra per la London Design Biennale 2025.

Indirizzo:

Padiglione Polonia Giardini della Biennale Sestiere Castello 30122 Venezia, Italia

19. Mostra Internazionale di Architettura— La Biennale di Venezia 10 Maggio–23 Novembre 2025

Press Preview: 8–9 Maggio 2025

Inaugurazione: 8 Maggio 2025, h. 16.30

PER LA STAMPA ITALIANA E INTERNAZIONALE

Moosso | Barbara Musso

barbara@moossopr.com | (+39) 02 3675 1875

Cartella Stampa: tally.so/r/wLo8oO

PER LA STAMPA POLACCA

Justyna Wydra, Press Officer, Zachęta — National Gallery of Art

j.wydra@zacheta.art.pl | (+48) 603 510 112

Michał Kubiak, Polish Pavilion Office

m.kubiak@zacheta.art.pl | (+48) 601 69 22 09

Anna Kowalska, Polish Pavilion Office

a.kowalska@zacheta.art.pl | (+48) 887 050 440

 

LINKS

Padiglione Polonia – https://labiennale.art.pl/ Facebook – @polishpavilion

Instagram – @polishpavilionvenice

Zachęta – National Gallery of Art – https://zacheta.art.pl/en/

Informazioni sulla Biennale: www.labiennale.org

Accrediti Stampa: Accreditation Form – Biennale Architettura 2025

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