presentazione del libro
lunedì 20 settembre 2021 – ore 18.00
Istituto Polacco di Roma
Via Vittoria Collonna 1
ingresso contingentato secondo le norme antiCovid19 vigenti:
obbligo di GreenPass o certificazione alternativa valida ed uso della mascherina in sala
prenotazione: segreteria.roma@instytutpolski.pl / tel.: 06 36 000 723
intervengono:
Emilian Prałat – autore, storico dell’arte, filologo slavo
Agnieszka Bender – Università Catolica di Lublino
Cristina Gorajski Visconti – Console Onorario di Polonia in Ancona
intermezzi musicali eseguiti da:
Aleksandra Buczek – soprano
Emilia Sługocka – violoncello
Riccardo Balsamo – pianoforte
Leopold Nowotny (1820-1870), pittore polacco di origine ceca che trascorse tutta la sua vita adulta a Roma. L’artista era legato alla comunità dei pittori “nazareni”, che aspiravano a un’arte rinnovata su basi religiose e patriottiche. A presentare il pittore e restauratore polacco saranno il dott. Emilian Prałat, autore della prefazione, la prof.ssa Agnieszka Bender e il Console Onorario della Repubblica di Polonia in Ancona Cristina Gorajski Visconti.
La pubblicazione, prima monografia dedicata al pittore, si basa su materiali d’archivio rinvenuti di recente: collocando l’opera di Nowotny sullo sfondo artistico di Roma nella seconda metà dell’Ottocento, illustra i suoi contatti con i maggiori rappresentanti della vita culturale polacca dell’epoca (Lenartowicz, Kraszewski, Norwid, Koźmian), ricorda due cicli pittorici slavofili iniziati ma non portati a termine e traccia infine un panorama di opinioni estremamente divergenti sulla sua opera.
La seconda parte del volume presenta un catalogo delle opere di Nowotny scoperte ultimamente, che si trovano in Italia, Polonia, Ucraina, Gran Bretagna e Stati Uniti, dando un’idea della ricca attività del pittore, nella quale un posto di rilievo è occupato dai quadri che trattano il tema della Vergine Maria e dai disegni, soprattutto ritratti. La sezione finale contiene appendici con fonti sull’artista e un ampio riassunto in italiano.
Sullo sfondo della colonia artistica polacca a Roma, Nowotny appare come una figura estremamente interessante ma quasi completamente dimenticata. Fu influenzato soprattutto da Overbeck e Veit, di cui prese in prestito la comprensione dell’arte e l’ideale di bellezza femminile. Come sostenitore dell’ultramontanismo, mantenne contatti con i Resurrezionisti. Per ordine di Pio IX, conservò l’icona di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso. Fu anche il custode della collezione dei duchi Odescalchi.