omaggio a Tadeusz Różewicz
Serata in ricordo di uno dei più grandi autori del dopoguerra polacco nel centenario della nascita.
Giovedì 16 dicembre 2021 – ore 18.00
Istituto Polacco di Roma
Via Vittoria Colonna 1
Ingresso libero (mascherina e green pass obbligatori)
Intervengono:
Luigi Marinelli, ordinario di Slavistica – Sapienza Università di Roma
Giulia Olga Fasoli, dottoranda in Studi Germanici e Slavi – Sapienza Università di Roma
a seguire:
“Et in Arcadia ego” di Tadeusz Różewicz
lettura integrale di Renato Gabriele
musica composta ed eseguita da Raffaele Riccardi.
Il poema è interpretato in un contesto musicale scritto ad hoc, che riporta i molteplici elementi del complesso testo poetico all’ambiente sonoro che li ha ispirati e che essenzialmente è quello della Napoli degli anni sessanta dello scorso secolo, reinterpretato in chiave di musica elettronica e concreta. Lo spettacolo è stato già varie volte presentato ad un pubblico, da ultimo nel castello medievale di Maenza.
Renato Gabriele è poeta e scrittore; intorno all’opera del poeta di Radomsko ha pubblicato un saggio nel suo libro “Sette saggi di poesia polacca”.
Raffaele Riccardi è musicista e compositore in possesso di due diplomi di conservatorio; è stato presidente del Conservatorio Ottorino Respighi.
Tadeusz Różewicz (Radomsko, 1921 – Breslavia 2014), drammaturgo, sceneggiatore, prosatore, satirico, traduttore di poesia ungherese. Uno dei più versatili e creativi continuatori dell’avanguardia letteraria in Polonia e all’estero.
Różewicz, legato per la maggior parte della vita alla città di Breslavia, era membro dell’Associazione degli scrittori polacchi. Ha vinto numerosi premi letterari, tra cui il premio di poesia Silesius assegnato a Wrocław per i suoi successi letterari nell’Europa centrale. Nel 2000 ha vinto il premio letterario Nike per il suo volume di poesia “Matka odchodzi”. Nel 2005 è stato il primo vincitore del Librex Montale International e nel 2007 egli ha ricevuto il Premio europeo per la letteratura (Prix européen de littérature) per l’insieme delle sue opere. Più volte fu anche menzionato come candidato al premio Nobel. Dedicò a Roma una delle sue opere più belle – “Una morte fra vecchie decorazioni” (a cura di Silvano De Fanti, Forum, 2011).
“Non posso nemmeno immaginare come sarebbe stata la poesia polacca del dopoguerra senza
le poesie di Tadeusz Różewicz. Tutti gli dobbiamo qualcosa, anche se non tutti siamo capaci di ammetterlo”.
Wisława Szymborska