Mercoledì 29 gennaio 2020 – ore 20.00
Istituto Polacco di Roma
Via Vittoria Colonna 1
Francesco Lotoro – pianoforte e racconto
Angelo De Leonardis – baritono
Anna Maria Stella Pansini – soprano
Fabrizio Signorile – violino
Elia Ranieri – violoncello
Nel 75° anniversario della liberazione del campo di Auschwitz l’Istituto Polacco di Roma insieme alla Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria di Barletta propone il concerto con le musiche nate nel momento tragico della Storia, in cui anche tanti musicisti sono stati perseguitati, deportati e hanno perso la vita.
Francesco Lotoro, pianista, direttore d’orchestra e presidente della Fondazione ILMC, insieme ad alcuni valenti strumentisti e cantanti esegue i brani composti ad Auschwitz e in altri campi di concentramento, in gran parte mai eseguiti davanti a un pubblico, inediti. In questo modo la musica viene liberata dallo stato di prigionia in cui è rimasta per decenni, anche dopo la liberazione di campi. E attraverso la liberazione della musica il concerto racconta simbolicamente la liberazione delle persone dai campi di concentramento.
Oggi ciò è possibile grazie al lavoro di ricerca svolto da Francesco Lotoro da oltre 30 anni. Il lavoro che restituisce vita e dignità a migliaia di musicisti e alla loro musica scritta su quaderni, carta igienica, sacchi di juta, carta per alimenti e fondi di gamella, oppure tramandata a memoria mentre erano ancora sui treni della deportazione; riportare in auge questa musica non è una libera scelta ma una ineludibile missione. La ricerca musicale concentrazionaria nutre l’ambizione di trasformare una immane catastrofe nella più grande possibilità che oggi l’uomo ha per migliorare l’arte, la musica, il pensiero creativo e le emozioni più profonde e insondabili dell’intelletto.
Nel corso del concerto verranno eseguiti i brani vocali e strumentali di Józef Kropiński, Johanna Lichtenberg “Gania” Spector, Emile Goué, Berthold Hummel, Stanisława Lampart Gąskowa, Zygfryd Maciej Stryjecki, William Hilsley, Henryk Leszczyński, David Grünfeld, Sándor Kuti, Bela Bogaty Lustman, Arturo Coppola e di altri musicisti rimasti anonimi.