La famiglia Poniatowski e la musica
concerto per voce e pianoforte
In occasione della Festa Nazionale della Costituzione del 3 Maggio nell’ambito di Polish Heritage Days 2023
Venerdì 5 maggio 2023 – ore 20.30
Istituto Polacco di Roma
Via Vittoria Colonna, 1
ingresso libero fino ad esaurimento posti
In programma le musiche di Giuseppe Luci Poniatowski e Michał Kleofas Ogiński
Interpreti:
Roberto Mattioni – tenore
Stefano Silvi – pianoforte
In occasione della Festa Nazionale della Costituzione del 3 Maggio e dei Polish Heritage Days 2023, l’Istituto Polacco di Roma e l’Associazione Omnia Tuscia dedicano una serata a una poco conosciuta pagina dalla storia nella quale si intrecciano le vicende musicali dei polacchi e degli italiani.
Proponiamo l’ascolto delle musiche di Giuseppe Luci Poniatowski (Józef Poniatowski) e di Michał Kleofas Ogiński eseguite dal tenore Roberto Mattioni e dal pianista Stefani Silvi.
La famiglia di Stanislao Poniatowski, nipote dell’ultimo re di Polonia Stanislao Augusto Poniatowski, dopo aver lasciato Roma, nel 1822, si è stabilita a Firenze e lì Giuseppe e i suoi fratelli sono stati educati nell’atmosfera artistica della città, mostrando una predilezione per la musica e per il canto. Giuseppe in particolare ha raggiunto la notorietà come compositore e come direttore d’orchestra, e ha dato un importante contributo alla vita musicale in Italia.
Ha composto numerosi melodrammi, una Messa solenne per soli, coro e orchestra e liriche per voce e pianoforte, tra cui le Otto melodie.
Dopo il debutto come tenore nel 1839, nel teatro fiorentino della Pergola, nel ruolo di Otello nell’omonima opera di Gioacchino Rossini, Giuseppe Poniatowski si è esibito, spesso insieme ai fratelli, anche nei teatri di Pisa, Roma, Genova e Venezia, dove è stato applaudito spesso con entusiasmo.
Conte Michał Kleofas Ogiński, diplomatico, politico, scrittore e compositore, un personaggio ben noto nei circoli aristocratici, culturali e politici europei della prima metà del XIX secolo, dal 1815 fino alla morte (nel 1815) è vissuto a Firenze. Il suo nome come compositore è legato al genere della polacca. Ne ha composte infatti ben 26 per pianoforte e fra il XVIII e il XIX secolo alcune di loro, come per esempio Addio alla patria, furono estremamente popolari in tutta Europa ed venivano eseguite in ogni salotto di Varsavia.