27.11.2023 - 19.01.2024 Arte, Eventi

L’ARTE DI JERZY NOWOSIELSKI

una donna, una spiaggia, uno strumento di tortura, una strada, un’auto, una chiesa ortodossa, un vaso, una figura geometrica…


mostra a cura di Maria Anna Potocka

organizzata in occasione del centenario della nascita di Jerzy Nowosielski,
da l’Istituto Polacco di Roma e il Museo d’Arte Contemporanea MOCAK di Cracovia

 

lunedì 27 novembre 2023 – ore 19:00

Istituto Polacco di Roma
Via Vittoria Colonna 1

La mostra rimarrà aperta fino al 19 gennaio 2024,
da lunedì al venerdì, ore 10 – 16 e su appuntamento al tel.: 06 36 000 723


Jerzy Nowosielski (1923 – 2011) è stato un pittore, disegnatore, pedagogo, filosofo e teologo ortodosso. È considerato uno dei più importanti scrittori contemporanei di icone raffigurate in composizioni figurative metafisiche e paesaggi, nonchè uno dei più importanti artisti polacchi del XX secolo. Trascorse la maggior parte della sua vita a Cracovia, dove fece parte dell’ambiente incentrato attorno a Tadeusz Kantor e alla “Grupa Krakowska” (Gruppo di Cracovia). Figlio di un lemko ucraino e di un’austriaca polonizzata, è cresciuto al confine tra la cultura polacca e quella ucraina. La sua arte è tuttora considerata un fenomeno singolare in cui si uniscono sacro e profano.

La mostra L’arte di Jerzy Nowosielski: una donna, una spiaggia, uno strumento di tortura, una strada…. presenta 20 serigrafie dell’artista provenienti dagli anni ’90 del XX secolo ed è organizzata dall’Istituto Polacco di Roma e dal Museo d’Arte Contemporanea MOCAK di Cracovia, in collaborazione con l’Istituto Polacco di Düsseldorf, dove la mostra ha avuto la sua prima tappa, e grazie alla cortesia della galleria Starmach di Cracovia, dalla cui collezione provengono le opere. L’inaugurazione della mostra fa parte del convegno Contatti artistici polacco-italiani 1944–1980 che si svolgerà all’Istituto Polacco di Roma e al MLAC Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea di Roma (27-29 novembre 2023) e dedicato alle relazioni tra i due paesi in ambito culturale. Jerzy Nowosielski si è fatto conoscere in Italia rappresentando il paese alla Biennale di Venezia nel 1956.

La curatrice della mostra Maria Anna Potocka scrive:

Jerzy Nowosielski è un’arca dell’alleanza tra la cultura ortodossa e quella cattolica. Ha rielaborato le regole di entrambe le religioni a proprio vantaggio. Ha preso da ciascuna di esse ciò che vi era di sublime e mistico. Non aveva paura del peccato. Era un sognatore sessuale. La donna, nelle sue diverse incarnazioni, è la protagonista della sua arte. Appare come una santa o una dea, a volte come il comandante di una nave o una ginnasta, nelle versioni più estreme come traditrice o vittima. Nowosielski amava le donne e le tormentava, perché esse suscitavano in lui l’estasi mistica e il desiderio fisico. La donna nella sua arte è un medium esistenziale. Dietro questo fascino artistico si cela una passione spirituale derivata dalla sua ammirazione per la bellezza e la perfezione femminile.


L’Istituto Polacco di Roma ringrazia il Museo d’arte contemporanea MOCAK di Cracovia e la sua direttrice Maria Anna Potcka, l’Istituto Polacco di Düsseldorf e Monika Kumięga, nonchè la galleria Starmach di Cracovia, dalla cui collezione provengono le opere.


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