18.04.2024 - 24.11.2024 Arte, Eventi

REPEAT AFTER ME II

OPEN GROUP: Yuriy Biley, Pavlo Kovach, Anton Varga

CURATOR: Marta Czyż

20 aprile – 24 novembre 2024

pre-apertura: 17-19.04.2024

Padiglione della Polonia alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia

commissario del Padiglione Polonia: Bartłomiej Sienkiewicz, Ministro della Cultura e del Patrimonio culturale nazionale

direttrice ad interim della Galleria nazionale d’arte Zachęta: Justyna Szylman

ufficio del Padiglione Polonia: Michał Kubiak  (commissario aggiunto), Anna Kowalska

media strategy: Zofia Bugajna-Kasdepke

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Ripetete dopo di me II è un ritratto collettivo di testimoni della guerra in corso in Ucraina, presentata sottoforma di un’installazione audiovideo. I protagonisti dei video proiettati al Padiglione Polonia sono persone civili con lo status di rifugiati che raccontano la guerra tramite i suoni degli armamenti che hanno imparato a riconoscere, e che poi invitano il pubblico a ripetere. Il collettivo artistico Open Group e la curatrice Marta Czyż hanno così creato un karaoke militare del futuro che mette in contatto il pubblico e i testimoni della guerra.

Ripetete dopo di me II è un’installazione a opera del collettivo ucraino Open Group composta da due materiali video. I lavori sono stati prodotti nel 2022 e nel 2024 e tutti i loro protagonisti sono rifugiati che raccontano la propria esperienza di guerra attraverso i suoni degli armamenti che hanno imparato a riconoscere e che poi invitano il pubblico a ripetere. Gli artisti usano dunque la formula del karaoke, solo che qui le basi non sono quelle di pezzi famosi, ma rumore di proiettili, cannonate, sirene antiaeree ed esplosioni, e il testo è la descrizione dell’effetto di un’arma letale. Eccolo il suono della colonna sonora di una guerra.

L’affiancamento di lavori del 2022 e del 2024 mostra la drammatica continuità della memoria, ma anche i cambiamenti dell’industria bellica. Il primo video è stato girato in un campo profughi interno vicino a Leopoli. Il secondo è stato girato fuori dall’Ucraina, in vari Paesi dell’Europa occidentale che sono diventati un rifugio sicuro per i protagonisti. Eppure, anche per loro, lontani dal martellante ripetersi delle sirene della contraerea, i suoni della guerra continuano a essere la parte di un trauma e arrivano simbolicamente dove non arrivano con le onde sonore.

Gli spettatori possono ripetere i suoni degli armamenti, per imparare la lingua dell’esperienza dei testimoni. Oppure possono fare un passo indietro verso uno spazio sicuro arredato da bar karaoke. Che tuttavia non è un bar normale, ma un posto per il karaoke con vista sul futuro militarizzato che ci minaccia.

Qualche settimana prima dell’invasione russa in Ucraina, il Centro per la Comunicazione Strategica e la Sicurezza Informativa del Ministero della Cultura e della Politica Informativa ha iniziato a distribuire delle brochure informative dal titolo In caso di invasione o di guerra, allo scopo di spiegare alla popolazione come comportarsi durante un’azione di guerra. Sono istruzioni che variano a seconda che l’attacco sia mosso con mitragliatrici, colpi di artiglieria, lancio di missili o bombardamenti aerei. La capacità di riconoscerli può salvarti la vita. Ripetete dopo di me II mostra che la guerra è un’esperienza collettiva, che prescinde dalle differenze di età, provenienza, status sociale e professionale, e lo fa dando la voce a chi la guerra l’ha vissuta concentrandosi sul modo personale di vivere la tragedia. 

La gestione del Padiglione Polonia e l’organizzazione della mostra alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte  — La Biennale di Venezia sono a cura della Galleria nazionale d’arte Zachęta. La Polonia partecipa all’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale con un proprio padiglione Biennale di Venezia dal 1932.


Marta Czyż è una storica dell’arte, curatrice indipendente e critica d’arte. Vive e lavora a Varsavia. Curatrice del Padiglione Polonia alla Biennale Arte 2024 (con la mostra del collettivo ucraino Open Group). Nel suo lavoro attinge sia agli archivi che agli eventi più recenti della storia dell’arte che influenzano la cultura e i movimenti sociali. Si occupa anche di storia dei sistemi espositivi in Polonia e delle problematiche legate alla professione del curatore. Pubblica con regolarità i suoi interventi sulla stampa settoriale e su quella generalista (“Dwutygodnik”, “Vogue Polska”, “Polityka”, “miejmiejsce”, „Wysokie Obcasy”, “Camera Austria”, “follow.art”). Nel 2015, in collaborazione con Julia Wielgus ha pubblicato il libro W ramach wystawy – rozmowy z kuratorami (Nell’ambito di una mostra – Conversazioni con i curatori). Borsista del Ministero della Cultura e de Patrimonio culturale nazionale (2018), membro del consiglio della sezione polacca dell’AICA.

Il collettivo Open Group è nato nell’agosto del 2012, fondato a Leopoli da un gruppo di sei artisti ucraini. La formazione del gruppo è cambiata nel corso del tempo e oggi i suoi componenti fissi sono Yuriy Biley, Pavlo Kovach e Anton Varga che a volte invitano persone esterne che si uniscono a Open Group per la realizzazione di progetti particolari. Il lavoro del collettivo si basa sull’osservazione delle interazioni tra le persone e il contesto spaziale, creando le cosiddette situazioni aperte. Dal 2011 i membri del gruppo gestiscono anche spazi artistici indipendenti come la galleria Detenpyla o Efremova26 (2013–2014) a Leopoli. Nel 2013 hanno ottenuto il riconoscimento speciale del PinchukArtCentre Prize, e nel 2015 il premio principale. Le loro opere sono state esposte nel Padiglione Ucraina alla 56. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia (2015). Nel 2016, gli artisti di Open Group hanno fatto da curatori per la mostra dal titolo: Pratiche collettive di giovani artisti ucraini 2000-2016 alla BWA di Breslavia. Alla Biennale Arte 2017 hanno esposto all’Evento Collaterale Future Generation Art Prize@Venice 2017. Alla Biennale Arte 2019, il collettivo ha fatto da curatore alla mostra ospitata dal padiglione Ucraina.


Galleria nazionale d’arte Zachęta  (pronuncia: [zaˈxɛ̃nta])

La Galleria nazionale d’arte Zachęta è un’istituzione che ha come missione quella di diffondere l’arte contemporanea in tutte le sue forme espressive come elemento essenziale della vita culturale e sociale. È un luogo dove trovano spazio i più interessanti fenomeni artistici del XX e XI secolo attraverso l’organizzazione di mostre. Nei suoi ultracentenari interni ha ospitato le opere di molti eccellenti artisti polacchi e internazionali come Paweł Althamer, Marlene Dumas, Luc Tuymans, Jan Lebenstein, Zbigniew Libera, Daniel Libeskind, Tadeusz Kantor, Katarzyna Kozyra, Yayoi Kusama, Niki de Saint Phalle, Wilhelm Sasnal, Alina Szapocznikow, Wolfgang Tillmans, Jerzy Nowosielski. Zachęta organizza anche mostre che rispondono alle urgenze del presente e molto discusse, come per esempio: Classici del XX secolo; Le rivoluzioni del 1968; Il mio genere? Controllo! Femminilità e mascolinità nell’arte dell’Europa orientale; In God We Trust; Progresso e igiene; Cannibalismo? Sull’appropriazione nell’arte o Subito dopo la guerra. Parte delle opere degli artisti per specifiche morte poi entra a far parte della collezione di Zachęta. La galleria fa anche attività educative rivolte tanto a bambini e ragazzi quanto agli adulti, pubblica libri sull’arte contemporanea e raccoglie informazioni sulla vita artistica in Polonia dopo il 1945.

PADIGLIONE POLONIA

La Polonia partecipa all’Esposizione Internazionale d’Arte — La Biennale di Venezia dal 1932 e alla Mostra Internazionale di Architettura dal 1991. La costruzione del Padiglione Polonia a Venezia è stata finanziata dal governo polacco negli anni ’30 del XX secolo ed è ancora di proprietà dello Stato. La Galleria nazionale d’Arte Zachęta si occupa del Padiglione Polonia e dell’organizzazione delle mostre alla Biennale Arte e alla Biennale Architettura della Biennale di Venezia.

PADIGLIONE DELLA POLONIA ALLA 60. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE – LA BIENNALE DI VENEZIA

 organizzatore: Galleria nazionale d’arte Zachęta

sponsor: ORLEN

patrono: Paradyż

partner della mostra: Istituto Adam Mickiewicz, dela.art collection, DAAD Artists-in-Berlin Program

partner dei media: Vogue Polska

in collaborazione con: Istituto Polacco di Roma

La partecipazione della Polonia alla 60. Esposizione internazionale d’arte – La Biennale di Venezia è finanziata dal Ministero della Cultura e del Patrimonio culturale nazionale della Repubblica di Polonia

LINKS:

Padiglione Polonia: https://labiennale.art.pl/

Galleria nazionale d’arte Zachęta: https://zacheta.art.pl/en/

Open Group: http://open-group.org.ua/en/about-us

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Hashtags: #PolishPavilionVenice #PolishPavilion #RepeatAfterMe

CONTATTI PER LA STAMPA INTERNAZIONALE E ITALIANA:

Lightbox

Internazionale e italiano: Teresa Sartore – teresa@lightboxgroup.net

Italiano: Silvia Baldereschi – silvia@lightboxgroup.net

tel. +39 041 2411265

CONTATTI PER LA STAMPA POLACCA:

Michał Kubiak, Polish Pavilion office m.kubiak@zacheta.art.pl, (+48) 601 69 22 09

Anna Kowalska, Polish Pavilion office a.kowalska@zacheta.art.pl, (+48) 887 050 440

Justyna Wydra, Press Officer, Zachęta — National Gallery of Art, j.wydra@zacheta.art.pl, (+48) 603 510 112

60. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE – LA BIENNALE DI VENEZIA

20 aprile–24 novembre 2024

maggiori informazioni su La Biennale di Venezia: biennale.org

pre-apertura: 17-19.04.2024
per richiedere l’accredito stampa: https://www.labiennale.org/en/art/2024/accreditation

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