RYSOPIS

Jerzy Skolimowski

Alcune ore nella vita del ventiquattrenne Andrzej Leszczyc: dal momento in cui viene arruolato per svolgere due anni di servizio di leva, fino alla partenza del treno con cui deve raggiungere la sua unità. Questo tempo passa per Andrzej attraverso attività apparentemente oziose, che però fanno luce sulla sua personalità, sul suo carattere e, soprattutto, sul suo approccio alla vita e alla realtà che lo circonda.

A rendere insolito Segni particolari: nessuno è già il modo in cui fu girato: il film è composto di cortometraggi realizzati da Skolimowski alla Scuola di Cinema di Łódź. Nel 1964 fu premiato per la migliore regia e la migliore fotografia al Festival dei Film delle Scuole di Cinema di Varsavia. Nel 1965 fu premiato per la regia al Festival di Arnhem e ricevette la Sirena di Varsavia, il premio della critica cinematografica polacca. In essovenne visto un ritratto della prima generazione di polacchi che stavano entrando nell’età adulta dopo la Seconda Guerra Mondiale. Skolimowski li personificò nel protagonista del film, Andrzej Leszczyc, interpretato da lui stesso. Leszczyc conduce una vita disordinata, lontana dai percorsi tracciati dalla società. Anche nel breve periodo che lo separa dall’arruolamento nell’esercito, rimane un uomo libero. D’altra parte, cerca al buio un modo per dare alla sua vita un significato più profondo. Il primo passo in questa direzione potrebbe essere la sua dichiarazione con cui sbalordisce la commissione militare.

Non sorprende che Skolimowski – co-sceneggiatore dei film della Nouvelle Vague polacca, Ingenui perversi di Andrzej Wajda e Il coltello nell’acqua di Roman Polanski – abbia fatto del suo esordio alla regia un film della Nouvelle Vague. Segni particolari: nessuno è composto da sole 29 inquadrature, la maggior parte delle quali lunghe, spesso soggettive e dall’inquadratura sorprendente. Il film è stato realizzato in luoghi e interni naturali. Grazie a ciò – oltre a Skolimowski, all’attrice Elżbieta Czyżewska e agli amici del regista – anche le realtà polacche della metà degli anni Sessanta “recitano” bene nel film.

 

Sceneggiatura, regia e scenografia: Jerzy Skolimowski

Fotografia: Witold Mickiewicz

Musica: Krzysztof Sadowski

Suono: Jan Czerwiński

Montaggio: Halina Gronek

Direttore di produzione: Zbigniew Brejtkopf

Produzione: Scuola Nazionale di Cinema e Teatro di Łódź, 1964

Interpreti: Jerzy Skolimowski (Andrzej Leszczyc), Elżbieta Czyżewska (tre ruoli: Teresa, Barbara e moglie di Leszczyc), Tadeusz Minc, Jacek Szczęk, Andrzej Żarnecki.