Oggi partiamo con una nuova rubrica che ci accompagnerà nei due mesi estivi e che abbiamo voluta intitolare “la mia seconda patria”.
Ci ha ispirato il pensiero di Henryk Sienkiewicz che affermava che “ogni uomo ha due patrie: la prima è la sua propria e l’altra l’Italia”.
Abbiamo scelto solo alcuni dei tanti artisti polacchi per i quali l’Italia è diventata una seconda partia, e che l’hanno amata con tutto il cuore.
Vogliamo iniziare proprio con questo grande scrittore, autore del famosissimo romanzo “Quo Vadis?”, che “per i suoi notevoli meriti come scrittore epico”, ha vinto il Premio Nobel nel 1905.
Vi invitiamo ad ascoltare il racconto della prof.ssa Monika Woźniak dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Henryk Sienkiewicz per decenni era uno degli scrittori stranieri più amati dagli italiani. Parlando del suo rapporto con il Bel paese non possiamo non nominare la sua opera più celebre – “Quo vadis?”. Il romanzo, che sin da subito fu considerato un vero capolavoro, riscosse in Italia uno straordinario successo a partire dalla prima traduzione (Federico Verdinois, 1899), fino a portare a una specie di “Quo vadis mania”. Questo grazie anche agli adattamenti cinematografici.
Sono stati tantissimi gli oggetti e gadget legati al romanzo, dei quali, grazie alla disponibilità della prof.ssa Monika Wozniak alla quale vigliamo ringraziare, vi presentiamo qui alcuni esempi.
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