Pianista: Luigi Carroccia
Orchestra delle Cento Città
Direttore: Luigi Piovano
Venerdì 3 Maggio 2024 – ore 20.00
Sala Accademica Consevatorio Santa Cecilia
Via dei Greci, 18 Roma
Biglietti e prenotazioni: htclassical.com
IN PROGRAMMA:
Fryderyk Chopin:
Concerto per Pianoforte e Orchestra n.1 in mi minore op.11
Concerto per Pianoforte e Orchestra n.2 in fa minore op.21
HT Classical e la Fondazione Flavio Del Monte propongono un evento straordinario che si terrà Venerdì 3 Maggio 2024 presso la Sala Accademica del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma: il Pianista Luigi Carroccia e l’Orchestra delle Cento Città diretta da Luigi Piovano eseguono entrambi i concerti per pianoforte e orchestra di Fryderyk Chopin, op. 11 e op. 21.
L’evento è realizzato con il contributo dell’Istituto Polacco di Roma e gode del patrocinio dell’Istituto Nazionale Fryderyk Chopin di Varsavia e del Gran Priorato di Roma del Sovrano Ordine dei Cavalieri di Malta.
I concerti combinano due elementi diversi, per non dire – opposti: un puro suonare e una poeticità fortemente espressiva; il virtuosismo e la romanticità. Sono stati composti secondo il modello preso da Hummel, ma proveniente da Mozart. In essi il compositore porta la brillantezza pianistica elaborata con i brani scritti in precedenza, nello stile brillant, all’apice e allo stesso tempo le dice addio. È diventata un mezzo di espressione, non un fine in sé. Metaforicamente parlando – nella musica dei concerti è apparso il volto di Chopin, fino a quel momento velato con una convenzione stilistica. Ambedue i concerti esprimono in modo diretto la personalità del compositore la quale per la prima volta si manifesta con una grande forza e si concretizza in un insieme di caratteristiche che formano l’inconfondibile idioma stilistico particolare di Chopin, facilmente riconoscibile. Il tratto dominante è la “romanticità”: nei concerti, soprattutto nelle parti centrali, cioè nei due Larghetto, essa appare in forma di “poeticità” del primo romanticismo.
(Mieczysław Tomaszewski, “Chopin. Człowiek, dzieło, rezonans”)
Luigi Carroccia
Tutti possono suonare le note rapidamente e la maggior parte può persino entrare nella musica. Carroccia è qualcosa di diverso. […] Lui ha quell’inafferrabile chi-sa-cosa che separa un artista dagli altri, e le chiacchiere nell’intervallo hanno confermato che anche il pubblico si è reso conto dell’eccellenza a cui abbiamo assistito. (Gregory Sullivan Isaacs)
Descritto dal Fort Worth Star-Telegram come un “aristocratico del pianoforte”, Luigi Carroccia ha vinto numerosi premi in Concorsi nazionali ed internazionali, tra i quali il “Virtuoso Prize” al Vendome Piano Prize svolto durante il Festival di Verbier 2019 e il “Premio Abbado” indetto dal MIUR in memoria di Claudio Abbado. Ha inoltre riscosso grandi consensi nei Concorsi “Van Cliburn” di Fort Worth, “Ferruccio Busoni” di Bolzano e “Fryderyk Chopin” di Varsavia dove ha ricevuto entusiastici apprezzamenti da parte della critica e da musicisti quali K. Zimerman e M. Argerich.
Luigi ha intrapreso i suoi studi musicali sotto la guida del padre e del nonno, entrambi musicisti. La sua maturazione artistica è poi proseguita presso il Conservatorio “C. Monteverdi” di Bolzano dove ha ottenuto il Diploma Vecchio ordinamento in Pianoforte e il Diploma Accademico di II livello in Pianoforte con massimo dei voti, lode e menzione d’onore.
Nel 2016 ha ricevuto una Junior Fellowship dal Royal Birmingham Conservatoire e dal 2018 al 2022 è stato Artist in Residence presso la Queen Elisabeth Music Chapel di Waterloo.
La sua attività concertistica lo ha visto regolarmente impegnato in Italia e all’estero per Festival come il Duszniki International Chopin Piano Festival, il Miami International Piano Festival, il Dre- sdner Musikfestspiele e in sale come l’Ishibashi Memorial Hall dell’Università di Tokyo, Flagey di Bruxelles, la Symphony Hall e la Town Hall di Birmingham, le sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia, il Museo Teatrale alla Scala di Milano, la Salle Bourgie di Montreal e il Tbilisi State Conservatoire.
Luigi Piovano
Formatosi sotto la guida di Radu Aldulescu, nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini”. Ha tenuto concerti da camera con Sawallisch, Chung, Lonquich, Sitkovetsky, Kavakos, le sorelle Labeque. Dal 2005 suona in duo con Antonio Pappano: è del 2020 il loro CD con le Sonate di Brahms.
Come solista ha suonato con prestigiose orchestre – Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal – sotto la direzione di Chung, Menuhin, Nagano, Pappano, Pletnev.
Da oltre vent’anni è primo violoncello solista dell’Orchestra di Santa Cecilia.
Suona un violoncello Francesco Ruggeri detto “il Per” (1692) messo a disposizione da Francesco Micheli.
Molto attivo anche come direttore, dal 2013 è alla testa degli Archi di Santa Cecilia con i quali ha pubblicato sei CD.
Recentemente ha diretto l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, Tosca a Catania e ha debuttato sul podio della Verdi a Milano.
In copertina: „Chopin nel salone del conte Antoni Radziwiłł nel 1829” di Henryk Siemiradzki