8.11.2024 - 17.11.2024 Notizia

CiakPolska Film Festival 2024

CASA DEL CINEMASala Cinecittà
Largo Marcello Mastroianni 1, Roma – ingresso gratuito


Torna, dall’8 al 17 novembre il festival del cinema polacco CiakPolska, la manifestazione che, giunta alla sua 12a edizione, porta nella capitale il meglio di una delle cinematografie più dinamiche del panorama europeo, mostrando i più recenti successi e i grandi classici del passato dalla Polonia. Anteprime, incontri con ospiti e proiezioni speciali per oltre una settimana di grande cinema.

Il festival si svolgerà quest’anno in due diverse sedi: alla Casa del Cinema, dall’8 al 10 novembre, con la sezione dedicata al Nuovo cinema polacco; e al Palazzo Esposizioni Roma, dal 12 al 17 novembre, con la rassegna dedicata ai Grandi classici del cinema polacco in versione restaurata.

Apertura e chiusura del festival all’insegna di Agnieszka Holland: l’8 e il 17 novembre verranno proiettati infatti, rispettivamente, l’ultimo film e il film d’esordio della regista polacca. Tra gli ospiti di quest’anno: Krzysztof Zanussi, Jan Komasa, Jakub Rużyłło, Agnieszka Będkowska.

Tutte le proiezioni sono in lingua originale con sottotitoli italiani. Ingresso gratuito.


Dall’8 al 10 novembre la Casa del Cinema torna a ospitare CiakPolska (XII edizione) con la la sezione del festival dedicata al “Nuovo Cinema Polacco”.

La rassegna si apre venerdì 8 novembre alle 15:30 con il film polacco che è stato il maggior successo internazionale dell’ultimo anno, l’acclamato Green Border (2023) di Agnieszka Holland, vincitore del Gran Premio della Giuria alla 80a Mostra del Cinema di Venezia. Il film affronta il difficile tema della migrazione al confine tra Bielorussia e Polonia. La sera di venerdì, alle 19:30, il film di inaugurazione di questa XII edizione sarà The Hater (2020), di Jan Komasa, per la prima volta presentato in sala in Italia. Il regista Komasa, già candidato all’Oscar con Corpus Christi, sarà presente in sala.

Sabato 9 novembre alle 15:30 verrà proiettato The Palace (2023), l’ultima opera, satirica e provocatoria, realizzata dal maestro Roman Polański. Alle 17:30 un appuntamento dedicato alla serie polacca di maggior successo dell’ultimo anno: 1670, regia di Maciej Buchwald e Kordian Kądziela; prodotta da Netflix, si tratta di un mockumentary di ambientazione storica e genere comico (tra Monty Python e Simpson) che, attraverso lo specchio distorto della Polonia del XVII secolo, fa sorridere dei difetti e delle contraddizioni della nostra contemporaneità. Presente in sala sarà Jakub Rużyłło, ex-rapper, oggi apprezzato showrunner della serie, che incontrerà il pubblico per una masterclass in collaborazione con la Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté e moderata dalla sceneggiatrice Patrizia Pistagnesi. Parleranno della serie presentata in sala, ma anche del ruolo degli scrittori di sceneggiature nel cinema di oggi. La giornata si concluderà alle 20.30 con un altro film presentato nel 2023 a Venezia, Woman of… (2023), per la regia di Małgorzata Szumowska e Michał Englert, che narra la storia di Aniela Wesoły alla ricerca della propria identità e libertà come donna trans.

Domenica 10 novembre alle 16.00 appuntamento con Fucking Bornholm (2022) di Anna Kazejak, presentato al Trieste Film Festival 2023, tipico racconto di una crisi di mezza età, ma abbastanza malvagio e crudele da risultare avvincente e originale. A seguire, alle 18:00 in anteprima verrà presentato il film di animazione di Dorota Kobiela e Hugh Welchman La nostra terra (The Peasants | Chłopi, Polonia, 2023), dal 21 novembre in sala grazie a Wanted Cinema. Infine, il minimalista e post-apocalittico The Last Spark of Hope (2023), esordio al lungometraggio di Piotr Biedroń – film a basso budget, ma apprezzato e premiato tra gli altri al Trieste Science + Fiction Festival 2023.


Dal 12 al 17 novembre il festival si sposta al Palazzo Esposizioni Roma, dove, dopo il successo dello scorso anno, sarà ospitata la 2a edizione della rassegna di “Grandi classici del cinema polacco”. Dagli Studi cinematografici WFDiF di Varsavia – nel 75° anno della loro attività –otto nuovi titoli, tutti in versione restaurata, per rivedere i capolavori di alcuni dei grandi maestri che hanno segnato la storia del cinema polacco, ma anche europeo e mondiale: Andrzej Wajda, Krzysztof Kieślowski, Krzysztof Zanussi, Andrzej Żuławski, Kazimierz Kutz, Jerzy Kawalerowicz, Wojciech Jerzy Has, Agnieszka Holland. Un panorama variegato di opere – dalla “scuola polacca” al “cinema dell’inquietudine morale”, al “terzo cinema” – di una tradizione che, dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, con la sua libertà stilistica e ideologica, il suo atteggiamento critico nei confronti del potere e della propaganda, si impose all’attenzione del pubblico internazionale, avviando una stagione la cui energia ispiratrice non sembra essersi esaurita.



PROGRAMMA

GREEN BORDER | ZIELONA GRANICA
di Agnieszka Holland
(PL, FR, CZ, BE 2023 – 180’, vo sott. it)

Un gruppo di migranti rimane intrappolato nelle insidiose foreste tra la Bielorussia e la Polonia, il cosiddetto “confine verde”, dove da alcuni anni la crisi geopolitica diventa tragedia umana. Il pluripremiato, potente film sul dramma dell’immigrazione, raccontato da una regista da sempre ispirata da un forte impegno etico e civile.

THE HATER | SALA SAMOBÓJCÓW. HEJTER
di Jan Komasa
(PL 2020 – 130’, vo sott. it)
PRIMA ITALIANA IN SALA
a seguire incontro con il regista Jan Komasa
modera Federico Pontiggia

Un giovane privo di scrupoli trova il successo nel mondo oscuro della diffamazione sui social. Ma l’odio virtuale avrà ripercussioni violente sulla vita reale. Un film avvincente e carico di tensione dell’acclamato regista di Corpus Christi.


THE PALACE
di Roman Polański
(IT, PL, CH, FR, 2023, 100’, vo sott. it)
presenta il film Alessandro Aniballi

Il Palace Hotel è uno splendido castello in Svizzera che ogni anno accoglie ospiti ricchi e viziati da tutto il mondo. La festa di Capodanno del 2000 li ha riuniti per un evento irripetibile. Una commedia assurda, nera e provocatoria del maestro Polański.

1670
di Maciej Buchwald e Kordian Kądziela
(stagione 1, ep. 1 e 2, Netflix PL, 2023, vo sott. it)
a seguire masterclass di Jakub Rużyłło sceneggiatore della serie
modera Patrizia Pistagnesi

in collaborazione con Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté

È stata la serie di maggior successo dell’ultimo anno in Polonia. Prodotta da Netflix, 1670 gioca con il documentario storico e mostra la vita di un vanaglorioso nobile e proprietario terriero polacco del XVII secolo per raccontare con toni satirici le idiosincrasie della società odierna.

WOMAN OF… | KOBIETA Z…
di Małgorzata Szumowska e Michał Englert
(PL, SE, 2023, 127’, vo sott. it)

Sullo sfondo della trasformazione della Polonia dal comunismo al capitalismo, il film attraversa 45 anni della vita di Aniela Wesoły, raccontando il suo percorso alla ricerca della propria libertà come donna trans. Il film del duo Szumowska – Englert è stato presentato al Festival di Venezia nel 2023.


FUCKING BORNHOLM 
di Anna Kazejak-Dawid
(PL, 2022, 95’, vo sott. it)

Due coppie in vacanza al mare, in un campeggio nell’isola danese di Bornholm. Pochi giorni di relax, durante i quali si scatena la crisi. Una bella e originale nuova declinazione del classico racconto di crisi coniugale di mezza età. Presentato al 56° Karlovy Vary e al Trieste Film Festival.

LA NOSTRA TERRA | CHŁOPI
ANTEPRIMA – NELLE SALE DAL 21 NOVEMBRE
di Dorota Kobiela, Hugh Welchman
(Animazione, PL, 2023, 114’, vo sott. it)

Nella campagna polacca, tra il XIX e il XX secolo, la giovane e bella Jagna è costretta a sposare Boryna, ricco contadino molto più vecchio di lei, sebbene sia in realtà innamorata di suo figlio. Col tempo diventa oggetto di invidia e odio da parte degli abitanti del villaggio. Un’animazione pittorica visivamente affascinante, adattamento per lo schermo del romanzo del premio Nobel polacco W. Reymont.

THE LAST SPARK OF HOPE | W NICH CAŁA NADZIEJA
di Piotr Biedroń
(PL, 2023, 88’, vo sott. it)

Dopo la fine delle guerre climatiche, sulla Terra è rimasta probabilmente sola una persona, Ewa. Vive assieme a un robot, il cui compito è sorvegliare i confini del campo. Ma qualcosa va storto. Girato in un’unica location, in un set costruito di soli rottami, il film è stato premiato al Trieste Science+Fiction 2023.



CENERE E DIAMANTI | POPIÓŁ I DIAMENT
di Andrzej Wajda (PL, 1958, 103’, DCP, vo sott. it)

Nel giorno in cui la Germania dichiara la resa, due partigiani polacchi dell’Esercito nazionale, Maciek (Zbigniew Cybulski) e Andrzej (Adam Pawlikowski), devono assassinare il commissaio comunista Szczuka. Considerato nel mondo il capolavoro dell’allora trentaduenne Wajda, è uno dei film più famosi della “scuola di cinema polacca”.


IL CINEAMATORE | AMATOR 
di Krzysztof Kieślowski
(PL, 1979, 113’, DCP, vo sott. it)

Filip (Jerzy Stuhr) acquista una cinepresa 8mm. Catturato dalla nuova passione, inizia a filmare la realtà che gli sta intorno. I suoi film hanno un successo inatteso. La sua vita, un tempo tranquilla, invece, peggiora. Secondo film a soggetto di Kieślowski, una parabola sulla vita di un uomo qualunque e al contempo una riflessione sulla responsabilità del fare cinema.

In omaggio all’attore Jerzy Stuhr (1947-2024), volto simbolo di un’intera stagione del cinema polacco, di cui ha impersonato la coscienza più profonda e militante. Ne Il cineamatore una delle sue interpretazioni più memorabili. Conosciuto e amato anche in Italia (note le sue interpretazioni in alcuni film di Nanni Moretti), è scomparso il 9 luglio di quest’anno.


COLORI MIMETICI | BARWY OCHRONNE 
di Krzysztof Zanussi
(PL, 1976, 100’, DCP, vo sott. it)

Un gruppo di studenti trascorre le vacanze in un campus universitario. L’opposta visione di due docenti, Jaroslaw, diretto e informale, e Jakub, cinico e manipolatore, fa scoppiare fra i due un aspro dissidio. Uno dei film più importanti del “cinema dell’inquietudine morale”, una riflessione sottile, insinuante, a tratti satirica, sul tema del conformismo.


LA TERZA PARTE DELLA NOTTE | TRZECIA CZĘŚĆ NOCY 
di Andrzej Żuławski
(PL, 1971, 107’, DCP, vo sott. it)

Polonia, secondo conflitto mondiale. Michał perde la moglie, il figlio e la madre, uccisi dai soldati tedeschi. Fuggito nella foresta, tenta di unirsi alla resistenza, incontra Marta, sosia della moglie morta, che aiuta a partorire, trova infine un lavoro come cavia in un centro medico di ricerche sul tifo. Il folgorante esordio di Żuławski, uno dei più visionari e controversi registi del cinema polacco.


LA PERLA DELLA CORONA | PERŁA W KORONIE 
di Kazimierz Kutz
(PL, 1971, 117’, DCP, vo sott. it)

Quando si scopre che la miniera Zygmunt rischia la chiusura, i minatori scioperano. Ne segue una violenta manifestazione. Ambientato nelle realtà della Slesia della metà degli anni ‘30, una storia lirica e al contempo epica di uno dei maestri da riscoprire.


IL TRENO DELLA NOTTE | POCIĄG 
di Jerzy Kawalerowicz
(PL, 1959, 97’, DCP, vo sott. it)

Su un treno notturno, in corsa da Varsavia a una spiaggia baltica, Jerzy e Marta si trovano a viaggiare nello stesso scompartimento. Mentre la polizia cerca un assassino, ognuno dei due preferirebbe trascorrere il viaggio da solo. Ma poco a poco tra di loro si stabilisce un legame profondo. Dramma psicologico e sociale di un protagonista della “scuola polacca”, Kawalerowicz, il quale dichiarò: “Questo film parla della fame, del desiderio di sentimenti, non necessariamente amorosi”.


IL CAPPIO | PĘTLA 
di Wojciech Jerzy Has
(PL, 1957, 101’, DCP, vo sott. it)

Kuba è alle prese con la propria dipendenza dall’alcol. Solo nel proprio appartamento, è in attesa della fidanzata per andare dal medico, mentre il telefono continua a squillare. La battaglia del protagonista con il proprio demone assume la dimensione di un interrogativo profondo sull’esistenza. Film d’esordio del regista de Il manoscritto trovato a Saragozza, tra realismo e surrealismo esistenziale.

 ATTORI DI PROVINCIA | AKTORZY PROWINCJONALNI 
di Agnieszka Holland
(PL, 1978, 109’, DCP, vo sott. it)

In un piccolo teatro della provincia polacca, un regista di Varsavia viene chiamato a dirigere la messa in scena di uno dei drammi più importanti della letteratura polacca. Gli attori sperano che sia la loro grande occasione, ma l’allestimento della pièce andrà avanti tra contrasti, gelosie e piccoli litigi. L’esordio al lungometraggio della Holland, premio della critica al Festival di Cannes del 1980.


Ufficio stampa:

Ufficio Stampa Storyfinders
Lionella Bianca Fiorillo
cell.: 340.7364203 – tel.: 06.36006880


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