29.03.2022 Cinema, Eventi, Storia

“Mr. Jones” di Agnieszka Holland

serata di solidarietà per l’Ucraina


martedì 29 marzo 2022 – ore 18.00

Istituto Polacco di Roma
Via Vittoria Colonna 1, Roma
Ingresso libero con il Super Green Pass e la mascherina FFP2


L’Istituto Polacco di Roma in collaborazione con la Blue Swan Entertainment Srl. organizza una serata di solidarietà per l’Ucraina: presso la sede dell’Istituto verrà proiettato il film di Agnieszka Holland

Mr. Jones
tit. it: L’ombra di Stalin
2019, PL, UA, GBR, 113′, v. or. con sott. it.

La  proiezione, a ingresso gratuito, sarà legata alla raccolta fondi che verranno destinati agli studenti ucraini accolti alle scuole di Lubaczów.


Sinossi:
1933. Gareth Jones è un giovane e ambizioso giornalista gallese che si è guadagnato la notorietà per essere stato il primo giornalista straniero a intervistare Hitler. Alla ricerca della sua prossima grande storia, si concentra sull’utopia sovietica, chiedendosi come Stalin stia finanziando la rapida modernizzazione dell’Unione Sovietica. Decide allora di recarsi a Mosca. Nella capitale russa incontra una giornalista britannica che gli rivela come la storia del regime sia diversa da quella che viene raccontata. Apprendendo della carestia indotta dal governo, Gareth riesce a eludere le autorità e si reca clandestinamente in Ucraina, dove è testimone di una delle più grandi atrocità della storia: milioni di persone vengono lasciate morire di fame per rivendere il grano all’estero e finanziare con i ricavi l’impero sovietico. Tornato in patria, Gareth pubblica un articolo in cui rivela gli orrori a cui ha assistito, ma le sue denunce sono presto smentite dai colleghi occidentali di stanza a Mosca, costretti dalle pressioni esercitate dal Cremlino. Gareth si ritrova a dover lottare per la libertà quando la sua strada incrocia quella di un giovane autore di nome George Orwell con cui condivide le sue scoperte.  


L’ HOLODOMOR. 

Ogni anno, il 23 novembre, si ricorda l’Holodomor, la carestia provocata dall’URSS di Stalin che colpì l’Ucraina tra il 1932 e il 1933, causando milioni di morti. 

Quella del 1932-1933 fu una tragedia così grande che gli ucraini inventarono una nuova parola per descriverla: “Holodomor” o “sterminio per fame”. Si riferisce alla morte, provocata negli Anni ’30 dalle politiche di Stalin, di milioni di ucraini.  

La tragedia ebbe inizio quando Stalin, tra l’autunno del 1932 e la primavera del 1933, decise la collettivizzazione agraria, costringendo anche i contadini agiati – coltivatori diretti o piccoli proprietari terrieri – ad aderirvi contro la loro volontà. Da un lato i contadini, per evitare che venissero loro confiscati il raccolto e gli animali, nascosero parte delle provviste e uccisero molti capi di bestiame. Dall’altro le città vennero isolate, affinchè i contadini non vi cercassero rifugio. Stalin rifiutò inoltre qualsiasi aiuto dall’esterno e accusò i contadini che stavano morendo di fame di essere i colpevoli della loro stessa situazione, promulgò leggi draconiane che condannavano chiunque venisse trovato a nascondere qualcosa da mangiare, anche solo delle bucce di patata, alla fucilazione.

Dal punto di vista storiografico gli studiosi concordano nell’affermare che la collettivizzazione forzata delle terre innescò una gigantesca carestia che colpì varie parti dell’Unione Sovietica; gli ucraini, tuttavia, furono quelli che ne soffrirono di più le conseguenze, poiché lo sterminio dei contadini s’intrecciò con la persecuzione dell’intellighenzia e con la lotta al patriottismo di un intero popolo. 


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