16.03.2023 - 25.03.2023 Arte, Notizia

STANDARD ERROR

Curva Pura è lieta di presentare la bi-personale di Piotr Hanzelewicz ed Eugenio Scrivano, Standard Error, a cura di Nicoletta Provenzano, un rispecchiamento percettivo che ribalta lo spazio interno ed esterno, periferico e confinale, urbanistico e personale nei limiti fisici e nel percorso circoscritto della galleria. 

 Piotr Hanzelewicz – Eugenio Scrivano 

 a cura di Nicoletta Provenzano 


 Opening 16 marzo 2023 – ore 18.30 

Curva Pura | Via Giuseppe Acerbi 1a – Roma 
Fino al 25 Aprile 2023 


 Curva Pura è lieta di presentare la bi-personale di Piotr Hanzelewicz ed Eugenio Scrivano, Standard Error, a cura di Nicoletta Provenzano, un rispecchiamento percettivo che ribalta lo spazio interno ed esterno, periferico e confinale, urbanistico e personale nei limiti fisici e nel percorso circoscritto della galleria. 

Snodandosi nel complesso e controverso, non univoco e spesso conflittuale contesto locale, gli artisti agiscono, ricercano, analizzano e carpiscono la realtà sociale, gli oggetti e le sue forme, reali o fittizie, le voci, i suoni e le vibrazioni, le immagini – immediate di stratificazioni socio-spaziali o mediate da ritocchi scenico-urbani – di una città controversa che fa del rivolgimento dei margini e della perimetrazione non congruente il principio del proprio quotidiano. 

Catalizzando lo sguardo su ciò che resta invisibile, o che si occulta scientemente alla visione, l’errore è un vagare erratico e una deriva lungo strutture, cumuli e accumuli di residuati cittadini, reticolati organizzati di un paesaggio speculativo, soglie di meraviglie nate sotto un dis-astrum confinato oltre l’abbaglio di un funzionamento finzionale. 

Come scrive George Simmel in “Sociologia” «il limite non è un fatto spaziale con effetti sociologici, ma è un fatto sociologico che si forma spazialmente»: da una emersione o sprofondamento di una frontiera urbana e domestica come ambiente del vissuto, al contempo estraneo e familiare, la mostra Standard Error interroga l’habitus cittadino in uno sguardo autentico e senza sovrastrutture, accogliendo l’organicità disarmonica, l’identità variegata e multiforme di un abitato metropolitano. 


Note biografiche: 

Piotr Hanzelewicz (Polonia, 1978) vive in Italia. Ha fatto esperienze diverse fra loro, studi, lavori. Ama il termine cosa/cose. Non ha un approccio scientifico, ma si attesta su una curiosità utile a creare collegamenti tra discipline diverse, talvolta lontane fra loro. Questa è la griglia di partenza. Poi c’è tutto il resto, insomma, poi ci sono le cose. 

Nota curiosa: è nato lo stesso giorno in cui è morto Paolo VI, pertanto non è sbagliato affermare che uno come Piotr Hanzelewicz nasce ogni morte di papa. 


Eugenio Scrivano, nato a Roma, ma di formazione Napoletana, vive e lavora a Berlino. Condivide la sua esperienza artistica tra la musica elettronica, pubblicata come “Di Unexpected Guest”, e le arti performative e visive, nella forma di progetti site-specific e installazioni rumorose. In entrambe le esperienze rivolge la sua attenzione in particolare alla narrazione e alla possibilità di replicare spazi altrove, trasportando non solo il contenuto sonoro ma anche emotivo e visuale dello spazio stesso, rendendolo così testimone della storia che racconta. 

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